Corriere 22.12.18
Cina ed Europa insieme
Nuova fase di cooperazione
di Li Ruiyu
Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia
Caro
direttore, la Cina guarda con favore a un’Europa unita, stabile, aperta
e prospera e sostiene il processo di integrazione europea, nonché la
promozione reciproca dei rapporti con le istituzioni europee e i Paesi
europei. Il governo della Repubblica popolare lo conferma nel terzo
documento sulle politiche rivolte all’Europa pubblicato il 18 dicembre
del 2018, anno che ha segnato il 15° anniversario del partenariato
strategico globale sino-europeo e il ventennale della creazione del
meccanismo di incontri tra leader di Cina e Unione Europea. La Cina è la
seconda economia e il più grande Paese in via di sviluppo nel mondo.
L’Ue è un organizzazione internazionale con il maggior livello di
integrazione. Con un quarto della popolazione mondiale e un terzo della
produzione economica globale, la Repubblica popolare cinese e l’Ue
rappresentano due forze tra quelle più importanti sullo scenario
internazionale. Di fronte a un periodo di cambiamento profondo e
radicale, le due parti devono avere un’ottica altamente strategica e
lungimirante per i rapporti tra di esse e a portare avanti uno spirito
di unione di fronte alle avversità.
Cina e Europa hanno interesse a
rafforzare il concetto di cooperazione win-win. Quest’anno si celebra
il 40° anniversario dell’avvio della politica di Riforme e Apertura
della Cina. Negli ultimi quattro decenni, la cooperazione sino-europea
ha raggiunto risultati importanti, l’interscambio bilaterale è aumentato
più di 250 volte. Il 2018 è l’anno del turismo sino-europeo e ha visto
flussi di oltre 7 milioni di persone. Attualmente, vi sono più di 70
meccanismi di dialogo bilaterale che coprono quasi ogni settore di
cooperazione. Spero che le due parti accelerino i negoziati per
raggiungere accordi sugli investimenti e quelli sulle denominazioni di
origine e che incentivino il combinarsi tra l’iniziativa «Belt and Road»
e la «Strategia per l’interconnessione tra Asia ed Europa» della Ue.
Cina
e Europa devono rendere più serrato il coordinamento riguardo alla
governance globale. L’economia e il commercio mondiale si trovano in un
momento di debolezza e difficoltà. In tale contesto, Cina e Europa
devono migliorare la comprensione reciproca al fine di tutelare il
multilateralismo e il libero scambio. E’ necessario abbandonare del
tutto la logica desueta dell’unilateralismo e del gioco a somma zero al
fine di migliorare l’equità, inclusione e la sostenibilità del sistema
di governance dell’economia globale. Auspico che l’Europa si attenga ai
principi e ai regolamenti internazionali dell’Organizzazione mondiale
del commercio circa apertura del mercato e ingresso degli investimenti,
così da generare un ambiente sempre più accogliente per la cooperazione
economica e tecnologica sino-europea. La Cina è pronta a continuare a
rafforzare il dialogo con l’Europa in seno agli organismi internazionali
come l’Onu e il G20 per contribuire alla pace, alla prosperità e alla
stabilità del mondo intero.
Cina ed Europa devono rafforzare il
dialogo tra le civiltà differenti. Tra Cina e Europa non esistono
conflitti di interesse di base, ma vi sono delle differenze a livello di
storia, cultura e sistemi sociali ed è innegabile che vi siano idee e
vedute differenti su diverse questioni. Le divisioni e i contrasti che
sono emersi su alcuni aspetti della cooperazione sono da considerarsi
normali fastidi che si incontrano in un percorso di crescita e riflesso
della intensità della cooperazione. Il percorso di sviluppo dei rapporti
sino-europei ci insegna che se le due parti si attengono al rispetto
reciproco, portano avanti il dialogo, cercano i punti di vicinanza e
accettano le differenze, allora i rapporti bilaterali possono avere uno
sviluppo sano ed equo. Auspico che Cina e Europea possano rafforzare
costantemente la fiducia reciproca al fine di tutelare i mutui interessi
legittimi e affidarsi a un approccio costruttivo nella gestione delle
differenze e degli attriti.
L’Italia è uno degli Stati fondatori
dell’Unione Europea e la sigla del «Trattato di Roma» 61 anni fa viene
considerata come una pietra miliare del processo di integrazione
europea. La Cina guarda al vostro Paese come a un amico affidabile in
seno all’Ue ed è convinta che lo sviluppo ulteriore del partenariato
strategico globale sino-italiano è nell’interesse dei due Paesi e dei
loro popoli. La Cina intende cogliere insieme all’Italia tutte le
opportunità e promuovere i rapporti bilaterali affinché possano divenire
un modello d’avanguardia tra quelli del nostro Paese con gli altri
Stati europei e possano dare un contributo sempre maggiore allo sviluppo
della cooperazione e dell’amicizia sino-europea.