lunedì 5 novembre 2018

Repubblica Roma 5.11.18
L’occupazione
Virgilio, sgombero all’alba " Ma allarmi erano infondati"
Il liceo chiama la polizia d’accordo coi genitori. Studenti in piazza, tensione con gli agenti
di Lorenzo D’Albergo


Avevano promesso. Avrebbero sciolto le righe oggi. Al più tardi martedì. Ma a interrompere l’occupazione dei ragazzi del Virgilio, il liceo classico di via Giulia, questa volta è arrivata la polizia. Una misura inedita, che non era scattata neppure davanti alle polemiche innescate dalla più pesante dimostrazione dello scorso anno. Alle sette di ieri mattina, invece, oltre 20 tra agenti e carabinieri hanno fatto scattare il blitz. All’interno dell’istituto hanno trovato 71 ragazzi (23 maggiorenni e 48 minorenni) ancora nei sacchi a pelo, qualche bottiglia di birra e di alcolici.
Al termine dello sgombero, partito con qualche istante di tensione, con gli studenti che si sono rifiutati di aprire ai poliziotti, è partito un breve sopralluogo delle forze dell’ordine. Un po’ per sincerarsi delle condizioni dello stabile. Un po’ per assicurarsi che all’interno non fosse rimasto davvero nessuno. Il risultato della prima visita a sorpresa — oggi ci sarà un nuovo controllo delle forze dell’ordine, mentre gli organizzatori della protesta rischiano la denuncia — è contenuto nella nota diramata in tarda mattinata dalla polizia: « Appare confermata la infondatezza delle considerazioni e degli allarmi diffusi nei giorni scorsi».
Qualche frizione in più c’è stata in serata. I ragazzi del Collettivo autorganizzato Virgilio, riaffidati ai genitori tra i mugugni, nel pomeriggio hanno convocato un’assemblea in vicolo della Moretta, a pochi passi dal liceo. Lì si sono riuniti in più di 200, sfiorando in un paio di occasioni il contatto con gli agenti a protezione dell’istituto per evitare una nuova occupazione. Caschi antisommossa da una parte, cori dall’altra. Ma alla fine non si è arrivati allo scontro.
Il confronto aperto resta allora quello tra gli studenti e gli adulti. Un braccio di ferro che contrappone gli adolescenti che si sono impadroniti della scuola l’altra domenica per organizzare una sette giorni di incontri con registi, scrittori e artisti, e parte del corpo docente. Quei professori che, supportati dai genitori contrari a un’occupazione più lunga, hanno chiesto e ottenuto lo sgombero. Anche per paura degli «esterni», Come si legge nella nota formulata sabato dall’ufficio di gabinetto della questura, la polizia è entrata in azione «al fine di evitare ulteriori problematiche relative all’eventuale partecipazione all’occupazione di persone vicine ad ambienti o movimenti estremisti». A richiedere l’intervento, con il preside in malattia, è stato il suo vice, Pasquale Spinelli: « Non ci sono state criticità, gli studenti sono usciti tranquillamente. Esterni? Questa mattina ( ieri, ndr) non lo so. Domenica 28, giorno dell’occupazione, c’erano. Penso che la loro presenza fosse allarmante. Ma non posso parlare».
Per i genitori, invece, c’è la presidente del consiglio d’istituto, Daniela Buongiorno: « La denuncia viene sempre presentata dal preside, è una prassi. C’è stato il tentativo di mediare con i ragazzi. Abbiamo parlato molto. Se si fosse trovato un punto d’incontro, non saremmo arrivati a questo. Il Mamiani aveva dato una data di fine occupazione. Il nostro preside, Giuseppe Baldassarre, aveva chiesto di finirla domenica. Poi è intervenuto. La differenza rispetto agli scorsi anni è che questa volta c’è stato lo sgombero ». Sul blitz della polizia niente da ridire: « Non ci sono stati problemi. I ragazzi sono stati responsabili ed educati. Il dialogo non si è mai interrotto». Alla fine, però, la trattativa si è chiusa con l’arrivo delle forze dell’ordine. E la politica? Per il Pd attacca Enzo Foschi: « Si sgombera il Virgilio, a quando lo stesso trattamento per CasaPound?».