Repubblica 7.11.18
Treccani si lancia sul mercato Sarà sua metà scolastica Giunti
di Simonetta Fiori
L’Istituto dell’Enciclopedia sigla un accordo con la casa editrice fiorentina
La
firma dell’accordo è prevista per il 30 novembre: l’Istituto Treccani
acquisirà il cinquanta per cento delle azioni di Giunti Scuola (nel ramo
che si occupa della secondaria superiore). E nel giro di tre anni
dovrebbe arrivare a conquistare la maggioranza fino al sessanta per
cento: così stabilisce una clausola contenuta nel contratto.
A
Palazzo Mattei la notizia non viene confermata perché si aspetta il
pronunciamento del consiglio di amministrazione che si riunirà il 28
novembre. Ma tutto lascia intendere che il cda voterà a favore
dell’accordo, che segna l’ingresso dell’Enciclopedia Italiana nel
mercato della scolastica.
Una notizia di rilievo per aspetti
diversi. Il primo riguarda la fisionomia della Treccani, che prosegue la
sua navigazione oltre l’era glaciale delle enciclopedie, entrate in
crisi dopo la rivoluzione di Internet. La prima tappa di questa
trasformazione consiste nella produzione di manuali per la scuola
secondaria superiore – così stabilisce l’accordo con la casa fiorentina –
un’attività che appare in continuità con la vocazione dell’Istituto.
«Questa è sempre stata la missione dell’Enciclopedia italiana:
contribuire alla formazioni delle classi dirigenti», dice il direttore
generale Massimo Bray. «E per assolvere il compito non c’è luogo più
adatto delle aule scolastiche».
L’idea parte dal successo del
portale dedicato alla Scuola. «Il seguito che riscontriamo sul sito ci
ha fatto capire in quale direzione muoverci».
Una direzione che si
preanuncia remunerativa sul piano economico. In un mercato incerto, la
scolastica mostra una discreta solidità: nel 2017 ha registrato una
crescita del 3 per cento, raggiungendo quota 722 milioni di euro
(rispetto ai 700 dell’anno precedente). E Giunti ne rappresenta una
colonna importante. La sua leadership si esercita soprattutto nella
scuola materna e primaria, e in quella secondaria con il nuovissimo
marchio Giunti TVP, nato dall’accordo con Tancredi Vigliardi Paravia,
altro erede di insigne tradizione.
Ma i segni di una metamorfosi
della Treccani si riscontrano soprattutto in un passaggio che sarà
successivo all’accordo con Giunti. È previsto infatti per la primavera
il lancio in libreria di un nuovo marchio Treccani per la "varia" che
pubblicherà principalmente saggistica divulgativa di buona qualità. Ci
stanno lavorando da tempo Alessandro Grazioli e Giorgio Gianotto,
provenienti dal mondo vitale della piccola e media editoria (entrambi
hanno lavorato a minimum Fax, Gianotto anche nella direzione editoriale
di Codice e di Baldini & Castoldi).
L’iniziativa resta
ancora in penombra, dai contorni vaghi, anche perché la direzione teme
di dare l’impressione di una mutazione genetica dell’Istituto.
In
realtà si tratta di lavorare lungo le direttrici disciplinari della
Treccani, che vanta una storia quasi centenaria nell’ambito delle
scienze umane e ora dei nuovi saperi legati all’ambiente, alla
tecnologia e alla geostoria.
«Abbiamo tante idee ma è troppo
presto per parlarne», dice Gianotto, che non esclude la pubblicazione di
libri di narrativa. E questa, sì, sarebbe una svolta.
La notizia
ha un suo risvolto culturale per il matrimonio di due simboli importanti
nella tradizione intellettuale italiana, che già compaiono affiancati
nelle edizioni di dizionari, di corsi di letteratura e di libri d’arte.
Nata nel 1965 dall’intuizione di Renato Giunti, la casa editrice
fiorentina ha svolto un ruolo significativo in ambito letterario, specie
nella produzione per i ragazzi, ampliando negli ultimi anni il proprio
perimetro fino a divenire il terzo grande gruppo italiano (dopo
Mondadori-Rizzoli e Gems). Per svariati decenni principale azienda
culturale del paese, la Treccani ha vissuto una lunga crisi legata al
tramonto delle enciclopedie. Dopo gli investimenti nelle piattaforme
digitali – dove fioriscono riviste come Il tascabile – ora arriva la
nuova scommessa dei manuali e dei saggi. In tempi controversi, un atto
di fiducia nella carta e nei libri.