Repubblica 23.11.18
Medio Oriente
Il lancio di Spotify abbatte i muri per gli artisti palestinesi
La
scorsa settimana Spotify ha lanciato il suo servizio in Nord Africa e
Medio Oriente, compresi i territori della Cisgiordania e di Gaza,
consentendo a molti artisti palestinesi di far conoscere la loro musica
fuori dal Paese.
«L’hub arabo offre una piattaforma unica per
l’intero spettro della cultura e della creatività arabe», ha spiegato a
Reuters Suhel Nafar, un musicista della città israeliana di Lod. Spotify
è la prima grande compagnia di streaming a lanciare un programma
specifico per i territori palestinesi occupati. «Noi artisti palestinesi
abbiamo molte restrizioni, alcuni non possono viaggiare per esibirsi in
un altro paese», ha raccontato Bashar Murad, un cantante che vive a
Gerusalemme est. «Dopo il lancio, i miei follower mensili (su Spotify)
sono aumentati da 30 a qualcosa come 6.500».