Repubblica 23.11.17
Lo scontro sulla 194
Neofascisti e ultrà cattolici in piazza contro le donne il patto che agita Verona
Domani il convegno di Forza Nuova con gli estremisti europei poi il corteo
Appello di Anpi, “ Non una di meno” e sinistra: “ Non rimaniamo indifferenti”
“Non
molestarmi” è uno speciale del Visual Lab: testimonianze, storie e una
guida pensata per le giovani donne contro le molestie. Online da oggi su
Repubblica.it.
di Paolo Berizzi
Verona. Verona
contesa sulla 194. Quarant’anni dopo. Da una parte l’associazione
femminista “ Non una di meno”, la sinistra e la galassia delle sigle
antirazziste. Dall’altra uno schieramento che va dal sindaco Federico
Sboarina alla Lega, dai fascisti di Forza Nuova alle associazioni
cattoliche e ai farmacisti. Questi ultimi, notizia di ieri, si sono
appena schierati: Federfarma è entrata a gamba tesa contro l’iniziativa
di “Nudm” che ha distribuito davanti alle scuole e alla stazione alcune
bustine contenenti pasticche di zucchero e un foglietto informativo sui
contraccettivi e sul casus belli, la legge 194 «che in Italia — è
scritto sulla pagina Fb dell’associazione — consente alle donne di non
morire di aborto».
« Già siamo preoccupati per l’abitudine
all’utilizzo da parte delle giovani della pillola del giorno dopo — dice
Arianna Capri, vicepresidente dell’associazione titolari di farmacia — .
E non ci sembra il caso di parlare per strada e senza il dovuto
supporto tecnico scientifico di un argomento che coinvolge la salute
della donna». Critiche a cui le femministe hanno subito replicato
tenendo il punto sulla pillola e spiegando che il volantino rimandava al
sito dove le spiegazioni «erano ovviamente più esaustive e complete».
Il
prossimo terreno di scontro sarà domani: una giornata che si
preannuncia densa anche in piazza. Sul tema 194, ancora una volta, è
schierata l’ultradestra. Forza Nuova e Comitato NO 194 — a cui aderisce
anche il ministro leghista per la Famiglia Lorenzo Fontana — sfileranno
in corteo (partenza alle 15 da Porta Nuova) a difesa delle tradizioni e
in contrapposizione alla cosiddetta “rivoluzione del ‘68” sulla
liberazione sessuale. Prima, in mattinata, il convegno di Forza Nuova
dal titolo inequivocabile: “ Verona Vandea d’Europa”. Il luogo
dell’insurrezione cattolica nella Francia giacobina rievocato per
affermare l’immagine di Verona “città a favore della vita”. Un
manifesto, di fatto, del laboratorio scaligero, dove tradizionalmente
estrema destra, integralisti cattolici e leghisti trovano terreni di
condivisione e saldature. Ma sulla sede del convegno è mistero: il Grand
Hotel Des Arts — che doveva ospitarlo — ha revocato la sala per motivi
di sicurezza. I neofascisti hanno cercato un’altra location. Chi sono i
relatori dell’incontro? Oltre al segretario forzanovista Roberto Fiore,
sulla locandina di “Verona Vandea d’Europa” spicca Marian Kotleba,
presidente del partito ultranazionalista e razzista Nostra Slovacchia:
uno che si fa chiamare vodca ( duce, in slovacco) e che sfila in
uniforme e baffetto alla Hitler con la torcia in mano per commemorare il
sistema collaborazionista di Josef Tiso. Era prevista anche la presenza
di László Toroczkai, sindaco di Asotthalom, al confine serbo-
ungherese, leader di gruppi paramilitari violente “ cacciatori di
migranti” (su Fb posta le foto delle catture con gli esseri umani
rappresentati come prede). Curiosità: il nome di Toroczkai, inizialmente
nella locandina del convegno, è sparito nell’ultima versione.
Confermato invece il pugile Fabio Tuiach, consigliere comunale di Fn a
Trieste secondo il quale i femminicidi sono « un’invenzione della
sinistra».
Contro l’iniziativa neofascista e il corteo si
schierano i partiti di sinistra e l’Anpi. « Verona sarà nuovamente
teatro di eventi che richiamano all’odio e all’intolleranza », spiega in
un comunicato l’Anpi scaligera che fa un appello: « Non rimaniamo
indifferenti » . Oltre ai relatori di “ Verona Vandea d’Europa” — « noti
per le loro posizioni lesive della dignità delle persone, in
particolare delle donne e dei migranti » — l’Anpi punta l’indice anche
contro il corteo contro la legge 194. Un controcorteo vedrà in piazza la
sinistra: dal Pd (che pure sulla mozione anti- aborto proposta dal
consigliere comunale leghista Alberto Zelger si era diviso, con la
capogruppo Carla Padovani che aveva votato a favore) alle sigle
dell’assemblea “ 17 dicembre”. « Faremo sentire la nostra voce contro
chi vuole calpestare i diritti delle donne in nome di un progetto
delirante che vorrebbe vietare l’aborto per ripopolare la Nazione e
fermare “l’invasione africana”».