venerdì 23 novembre 2018

Repubblica 23.11.17
Lo scontro sulla 194
Neofascisti e ultrà cattolici in piazza contro le donne il patto che agita Verona
Domani il convegno di Forza Nuova con gli estremisti europei poi il corteo
Appello di Anpi, “ Non una di meno” e sinistra: “ Non rimaniamo indifferenti”
“Non molestarmi” è uno speciale del Visual Lab: testimonianze, storie e una guida pensata per le giovani donne contro le molestie. Online da oggi su Repubblica.it.
di Paolo Berizzi


Verona. Verona contesa sulla 194. Quarant’anni dopo. Da una parte l’associazione femminista “ Non una di meno”, la sinistra e la galassia delle sigle antirazziste. Dall’altra uno schieramento che va dal sindaco Federico Sboarina alla Lega, dai fascisti di Forza Nuova alle associazioni cattoliche e ai farmacisti. Questi ultimi, notizia di ieri, si sono appena schierati: Federfarma è entrata a gamba tesa contro l’iniziativa di “Nudm” che ha distribuito davanti alle scuole e alla stazione alcune bustine contenenti pasticche di zucchero e un foglietto informativo sui contraccettivi e sul casus belli, la legge 194 «che in Italia — è scritto sulla pagina Fb dell’associazione — consente alle donne di non morire di aborto».
« Già siamo preoccupati per l’abitudine all’utilizzo da parte delle giovani della pillola del giorno dopo — dice Arianna Capri, vicepresidente dell’associazione titolari di farmacia — . E non ci sembra il caso di parlare per strada e senza il dovuto supporto tecnico scientifico di un argomento che coinvolge la salute della donna». Critiche a cui le femministe hanno subito replicato tenendo il punto sulla pillola e spiegando che il volantino rimandava al sito dove le spiegazioni «erano ovviamente più esaustive e complete».
Il prossimo terreno di scontro sarà domani: una giornata che si preannuncia densa anche in piazza. Sul tema 194, ancora una volta, è schierata l’ultradestra. Forza Nuova e Comitato NO 194 — a cui aderisce anche il ministro leghista per la Famiglia Lorenzo Fontana — sfileranno in corteo (partenza alle 15 da Porta Nuova) a difesa delle tradizioni e in contrapposizione alla cosiddetta “rivoluzione del ‘68” sulla liberazione sessuale. Prima, in mattinata, il convegno di Forza Nuova dal titolo inequivocabile: “ Verona Vandea d’Europa”. Il luogo dell’insurrezione cattolica nella Francia giacobina rievocato per affermare l’immagine di Verona “città a favore della vita”. Un manifesto, di fatto, del laboratorio scaligero, dove tradizionalmente estrema destra, integralisti cattolici e leghisti trovano terreni di condivisione e saldature. Ma sulla sede del convegno è mistero: il Grand Hotel Des Arts — che doveva ospitarlo — ha revocato la sala per motivi di sicurezza. I neofascisti hanno cercato un’altra location. Chi sono i relatori dell’incontro? Oltre al segretario forzanovista Roberto Fiore, sulla locandina di “Verona Vandea d’Europa” spicca Marian Kotleba, presidente del partito ultranazionalista e razzista Nostra Slovacchia: uno che si fa chiamare vodca ( duce, in slovacco) e che sfila in uniforme e baffetto alla Hitler con la torcia in mano per commemorare il sistema collaborazionista di Josef Tiso. Era prevista anche la presenza di László Toroczkai, sindaco di Asotthalom, al confine serbo- ungherese, leader di gruppi paramilitari violente “ cacciatori di migranti” (su Fb posta le foto delle catture con gli esseri umani rappresentati come prede). Curiosità: il nome di Toroczkai, inizialmente nella locandina del convegno, è sparito nell’ultima versione. Confermato invece il pugile Fabio Tuiach, consigliere comunale di Fn a Trieste secondo il quale i femminicidi sono « un’invenzione della sinistra».
Contro l’iniziativa neofascista e il corteo si schierano i partiti di sinistra e l’Anpi. « Verona sarà nuovamente teatro di eventi che richiamano all’odio e all’intolleranza », spiega in un comunicato l’Anpi scaligera che fa un appello: « Non rimaniamo indifferenti » . Oltre ai relatori di “ Verona Vandea d’Europa” — « noti per le loro posizioni lesive della dignità delle persone, in particolare delle donne e dei migranti » — l’Anpi punta l’indice anche contro il corteo contro la legge 194. Un controcorteo vedrà in piazza la sinistra: dal Pd (che pure sulla mozione anti- aborto proposta dal consigliere comunale leghista Alberto Zelger si era diviso, con la capogruppo Carla Padovani che aveva votato a favore) alle sigle dell’assemblea “ 17 dicembre”. « Faremo sentire la nostra voce contro chi vuole calpestare i diritti delle donne in nome di un progetto delirante che vorrebbe vietare l’aborto per ripopolare la Nazione e fermare “l’invasione africana”».