l’espresso 25.11.18
Satira preventiva
Michele Serra
Emergenza rifiuti? Colpa della chiesa
Secondo il noto antropologo Levi-Pumpkin, l’accumulo è frutto del culto delle reliquie tipico della religione cattolica
Al
di là delle sterili polemiche e dei titoloni di giornale, è importante
mettere un poco di ordine nel derby in atto tra fautori del compostaggio
e fan degli inceneritori. È una questione seria, che ha radici antiche,
molto interessanti anche dal punto di vista culturale; ma va
riesaminata senza pregiudizi, e su basi scientifiche.
Nuove frontiere
I
nuovi, modernissimi impianti IL (Inceneritùr Lumbard) sono di una
efficienza innegabile. Senza tante menate, e con le maniere spicce che
sono tipiche di chi non ha tempo da perdere, personale molto qualificato
butta in una enorme fornace tutto quello che gli capita sotto tiro. «Si
tratta di papà e di mamme - spiega Salvini in un tweet - e dunque non
dovete rompere i coglioni». Secondo gli esperti il sistema è in grado di
distruggere fino a diecimila tonnellate di rifiuti al giorno, ricavando
energia per alimentare capannoni in grado, a loro volta, di produrre
almeno ventimila tonnellate di rifiuti al giorno. Il classico circolo
virtuoso, con un raddoppio costante della produzione. Minime le ricadute
negative, una vecchia con il carrello della spesa che aveva sorpassato
per errore il muro di cinta, qualche cane senza tatuaggio, qualche
clandestino con tatuaggio. Dettagli che non lasciano traccia nel
processo di combustione.
L’alternativa
La risposta dei
Cinquestelle tiene insieme tradizione e innovazione. Si tratta di
utilizzare le buche di Roma, alcune delle quali risalenti a Caracalla e
molto capienti, per il compostaggio dei rifiuti, ottenendo un doppio
risultato: riempire finalmente le buche e, dopo circa un anno di attesa,
ricavarne una quantità di fertilizzante sufficiente per concimare Villa
Borghese. Il passaggio del traffico è utile per tenere ben pressate le
eventuali montagnole prodotte dalla fermentazione dell’organico. I fumi
sulfurei e le continue, piccole detonazioni causate dalla trasformazione
del compost, sono inavvertibili: il passaggio degli autobus a
carbonella utilizzati dall’Atac basta ampiamente a coprire tanto il
cattivo odore quanto il fracasso.
La Chiesa
La posizione
della Chiesa non è mutata lungo i secoli. Nel Concilio di Pamplona
(ottavo secolo) papa Grovillo, confermando l’anatema contro la
cremazione, aveva ribadito che la sola pratica lecita era la sepoltura
dei rifiuti ancora intatti. L’impressionante accumulo di rifiuti del
nostro Meridione, secondo il noto antropologo Levi-Pumpkin, è un segno
tangibile del culto delle reliquie tipico della tradizione cattolica.
Solo con la Controriforma anche il rogo viene valorizzato come efficace
sistema di smaltimento ma limitatamente agli eretici: i classici rifiuti
speciali. I fumi tossici prodotti dagli eretici (secondo il cardinal
Bellarmino molto superiori alla media) erano considerati la prova
indiscutibile della loro malvagità. La proposta di smaltimento degli
eretici mediante compostaggio, avanzata dai cardinali grillini, venne
bocciata per non contaminare i terreni con terriccio impuro.
L’Europa
Le
normative europee sono chiarissime. Contenute in un regolamento in tre
volumi, consultabile anche in rete (www.eurogarbage.com) stabiliscono,
rifiuto per rifiuto, l’iter corretto di smaltimento. Una carota
ammuffita, per esempio, se di lunghezza inferiore ai tredici centimetri
va consegnata agli addetti comunali in apposita busta biodegradabile; se
superiore, conservata nel contenitore domestico per sole carote, di
colore verde (quello arancione è per la lattuga), in attesa del bando
per il ritiro. La limatura di legno prodotta dai temperamatite deve
essere separata dai resti di grafite con una lente di ingrandimento e
una pinzetta che vengono fornite gratuitamente, su richiesta, dalle
amministrazioni locali. E così via.
Il Pd
Il partito non
ha una posizione univoca sulla questione. I renziani puntano su una app,
facilissima da installare, grazie alla quale si possono individuare i
rifiuti, ovunque essi siano, e comunicare sui social la loro posizione
esatta. In una seconda fase, si penserà a come smaltirli. Il resto del
partito è diviso tra incenerimento, compostaggio, evaporazione,
ceramizzazione, rassegnazione.
I negazionisti
Sul web si
fa strada l’ipotesi che i rifiuti non esistano, e siano una montatura
dei poteri forti. Abbiamo chiesto alla senatrice dei cinquestelle Di
Pamela, sostenitrice della teoria: perché reputa che i rifiuti siano una
montatura dei poteri forti? Ci ha risposto: perché sì.