lunedì 26 novembre 2018

l’espresso 25.11.18
Satira preventiva
Michele Serra
Emergenza rifiuti? Colpa della chiesa
Secondo il noto antropologo Levi-Pumpkin, l’accumulo è frutto del culto delle reliquie tipico della religione cattolica


Al di là delle sterili polemiche e dei titoloni di giornale, è importante mettere un poco di ordine nel derby in atto tra fautori del compostaggio e fan degli inceneritori. È una questione seria, che ha radici antiche, molto interessanti anche dal punto di vista culturale; ma va riesaminata senza pregiudizi, e su basi scientifiche.
Nuove frontiere
I nuovi, modernissimi impianti IL (Inceneritùr Lumbard) sono di una efficienza innegabile. Senza tante menate, e con le maniere spicce che sono tipiche di chi non ha tempo da perdere, personale molto qualificato butta in una enorme fornace tutto quello che gli capita sotto tiro. «Si tratta di papà e di mamme - spiega Salvini in un tweet - e dunque non dovete rompere i coglioni». Secondo gli esperti il sistema è in grado di distruggere fino a diecimila tonnellate di rifiuti al giorno, ricavando energia per alimentare capannoni in grado, a loro volta, di produrre almeno ventimila tonnellate di rifiuti al giorno. Il classico circolo virtuoso, con un raddoppio costante della produzione. Minime le ricadute negative, una vecchia con il carrello della spesa che aveva sorpassato per errore il muro di cinta, qualche cane senza tatuaggio, qualche clandestino con tatuaggio. Dettagli che non lasciano traccia nel processo di combustione.
L’alternativa
La risposta dei Cinquestelle tiene insieme tradizione e innovazione. Si tratta di utilizzare le buche di Roma, alcune delle quali risalenti a Caracalla e molto capienti, per il compostaggio dei rifiuti, ottenendo un doppio risultato: riempire finalmente le buche e, dopo circa un anno di attesa, ricavarne una quantità di fertilizzante sufficiente per concimare Villa Borghese. Il passaggio del traffico è utile per tenere ben pressate le eventuali montagnole prodotte dalla fermentazione dell’organico. I fumi sulfurei e le continue, piccole detonazioni causate dalla trasformazione del compost, sono inavvertibili: il passaggio degli autobus a carbonella utilizzati dall’Atac basta ampiamente a coprire tanto il cattivo odore quanto il fracasso.
La Chiesa
La posizione della Chiesa non è mutata lungo i secoli. Nel Concilio di Pamplona (ottavo secolo) papa Grovillo, confermando l’anatema contro la cremazione, aveva ribadito che la sola pratica lecita era la sepoltura dei rifiuti ancora intatti. L’impressionante accumulo di rifiuti del nostro Meridione, secondo il noto antropologo Levi-Pumpkin, è un segno tangibile del culto delle reliquie tipico della tradizione cattolica. Solo con la Controriforma anche il rogo viene valorizzato come efficace sistema di smaltimento ma limitatamente agli eretici: i classici rifiuti speciali. I fumi tossici prodotti dagli eretici (secondo il cardinal Bellarmino molto superiori alla media) erano considerati la prova indiscutibile della loro malvagità. La proposta di smaltimento degli eretici mediante compostaggio, avanzata dai cardinali grillini, venne bocciata per non contaminare i terreni con terriccio impuro.
L’Europa
Le normative europee sono chiarissime. Contenute in un regolamento in tre volumi, consultabile anche in rete (www.eurogarbage.com) stabiliscono, rifiuto per rifiuto, l’iter corretto di smaltimento. Una carota ammuffita, per esempio, se di lunghezza inferiore ai tredici centimetri va consegnata agli addetti comunali in apposita busta biodegradabile; se superiore, conservata nel contenitore domestico per sole carote, di colore verde (quello arancione è per la lattuga), in attesa del bando per il ritiro. La limatura di legno prodotta dai temperamatite deve essere separata dai resti di grafite con una lente di ingrandimento e una pinzetta che vengono fornite gratuitamente, su richiesta, dalle amministrazioni locali. E così via.
Il Pd
Il partito non ha una posizione univoca sulla questione. I renziani puntano su una app, facilissima da installare, grazie alla quale si possono individuare i rifiuti, ovunque essi siano, e comunicare sui social la loro posizione esatta. In una seconda fase, si penserà a come smaltirli. Il resto del partito è diviso tra incenerimento, compostaggio, evaporazione, ceramizzazione, rassegnazione.
I negazionisti
Sul web si fa strada l’ipotesi che i rifiuti non esistano, e siano una montatura dei poteri forti. Abbiamo chiesto alla senatrice dei cinquestelle Di Pamela, sostenitrice della teoria: perché reputa che i rifiuti siano una montatura dei poteri forti? Ci ha risposto: perché sì.