venerdì 30 novembre 2018

La Stampa 30.11.18
Sale la tensione Russia-Ucraina. Kiev vieta l’ingresso ai russi tra i 16 e 60 anni
L’annuncio del presidente Poroshenko: «Vogliamo impedire la formazione di distaccamenti di eserciti “privati” che sono avamposti delle loro forze armate»


L’Ucraina ha imposto una restrizione all’ingresso dei cittadini russi di età compresa tra i 16 e i 60, «in modo -fa sapere il presidente Petro Poroshenko- che la Federazione Russa non formi distaccamenti di eserciti “privati” in Ucraina, che sono in realtà avamposti delle forze armate russe». Lo ha reso noto lo stesso presidente ucraino, su Twitter. Poroshenko in mattinata ha incontrato i vertici militari ucraini per chiedere un giro di vite nella registrazione dei russi che arrivano in Ucraina.
I militari ucraini hanno svolto esercitazioni nell’area del mare d’Azov. Lo fa sapere l’ufficio stampa del Comando Interforze ucraino che si occupa della crisi nel Donbass, citato da Rt. Nella nota si legge che «l’aviazione ha imitato raid nemici contro le unità che proteggono la costa marina». Le unità in possesso di diversi sistemi antiaerei hanno svolto la missione «con successo». L’obiettivo, secondo l’ufficio stampa, era quello di «migliorare la gestione dei sistemi nel corso di sortite del nemico a bassa quota».
Il nodo delle sanzioni 
Il primo ministro ucraino Volodymyr Groysman ha chiesto sanzioni più severe da parte dell’Ue e della Germania contro la Russia, a seguito di un’escalation di tensioni tra Mosca e Kiev. «La Russia è un aggressore e un occupatore», ha detto Groysman all’edizione del venerdì del quotidiano tedesco Die Welt, aggiungendo che quando accaduto domenica nello stretto di Kerch lo ha dimostrato. Groysman ha anche criticato Nord Stream 2, il gasdotto progettato che collega Russia e Germania, affermando che ha spinto l’Europa verso la dipendenza dalla Russia. «Non è dannoso solo per l’Ucraina, ma per l’intero continente», ha dichiarato il premier. Il ministro dell’economia tedesco Peter Altmaier, tuttavia, ha avvertito che la questione dell’oleodotto non dovrebbe essere confusa con le tensioni della Crimea. «Queste sono due aree diverse», ha detto Altmaier, membro dell’Unione Cristiano-Democratica della cancelliera Angela Merkel, all’emittente pubblica ARD.