La Stampa 10.11.18
Germania, cresce l’onda neonazista
Mai così tanti militanti e attacchi
Raddoppiati gli attivisti pericolosi. A 80 anni dai Pogrom l’allarme di Merkel: antisemitismo in aumento
La commemorazione della Notte dei cristalli
di Walter Rauhe
Proprio
nel giorno in cui la società civile e le massime autorità politiche
della Germania hanno commemorato in modo solenne l’80º Anniversario dei
Pogrom nazisti contro la popolazione ebraica in quel fatidico 9 novembre
del 1938, il governo di Grande coalizione ha pubblicato i dati
allarmanti sul drastico aumento dei reati e delle manifestazioni di
stampo neonazista. Solo negli ultimi tre mesi il ministero dell’Interno
ha così registrato la presenza di 7.614 militanti neonazisti considerati
come «potenzialmente pericolosi e violenti» a cortei organizzati
dall’estrema destra nel Paese. Più del doppio rispetto allo stesso
periodo di un anno fa. Le forze dell’ordine hanno anche registrato
un’impennata dei reati commessi da naziskin, hooligans neonazisti e
appartenenti a milizie paramilitari ultra nazionaliste (aumentati di
circa il 30% rispetto al 2017) e degli episodi di antisemitismo (+18%).
Parlando
nella sinagoga della Rykestrasse a Berlino, la cancelliera Angela
Merkel ha espresso la sua viva preoccupazione per i sempre più frequenti
episodi di antisemitismo che «minacciano la vita ebraica nel nostro
Paese».
Protetti dalla polizia
«Purtroppo ci siamo abituati
al fatto che istituzioni o locali ebraici debbano essere protetti dalla
polizia», ha dichiarato la Cancelliera cristiano-democratica. Gli esempi
non mancano: non lontano dalla sinagoga dove ieri sera ha parlato
Angela Merkel, la scorsa estate due ragazzi che indossavano la kippah
sono stati aggrediti in pieno giorno. A Chemnitz un ristorante ebraico è
stato preso d’assalto due mesi fa da un gruppo di neonazisti, mentre
profanazioni di tombe, svastiche e scritte di stampo nazista sono quasi
all’ordine del giorno nel cimitero ebraico di Berlino Weissensee.
Giovedì un deputato della destra populista dell’Alternative für
Deutschland si è presentato ad una cerimonia in ricordo delle vittime
della notte dei Pogrom del 1938 al Memoriale della Shoah di Berlino
indossando un fiore di campo blu, lo stesso simbolo adoperato dalle
associazioni studentesche goliardiche ai tempi del regime hitleriano.
Per
la Germania il 9 novembre è una data fatidica. Nel 1918 venne
proclamata a Berlino la prima Repubblica tedesca, 20 anni dopo le
squadracce naziste organizzarono sistematici Pogrom contro gli ebrei ed
infine, sempre nella notte del 9 novembre del 1989 cadde il Muro di
Berlino. Luci e ombre della più recente storia tedesca tutte
verificatesi per incantesimo il 9 di novembre. «Possiamo essere
orgogliosi delle conquiste e delle rivoluzioni avvenute nel 1918 e nel
1989», ha dichiarato il presidente Frank-Walter Steinmeier esortando una
sorta di «patriottismo positivo e leggero. Non dimenticheremo però mai
anche gli orrori avvenuti in questa giornata e più in generale in questo
Paese», ha aggiunto il presidente invitando le nuove generazioni a non
lasciare il tricolore tedesco nelle mani insanguinate e sporche dei
nuovi demagoghi, dei populisti e dei nazionalisti.
La provocazione
Ma
le ombre più inquietanti della nuova Germania e della nuova Europa
erano presenti anche ieri a Berlino. Mentre le autorità politiche e
migliaia di cittadini commemoravano le vittime della Notte dei Pogrom,
un gruppo di neonazisti., 250, si è radunato nei pressi della Stazione
centrale. Una provocazione beffarda quanto volgare in una ricorrenza
così carica di storia e di fantasmi come quella del 9 novembre. La
polizia aveva vietato il raduno, ma un tribunale della capitale ha poi
sollevato il divieto dando precedenza al diritto costituzionale della
«libertà d’espressione e manifestazione».