Il Sole 25.11.18
Intervista a Yanis Varoufakis. L’ex ministro delle Finanze greco candidato alle europee
«Quota 100? Solo per lavori manuali Spingere sulle infrastrutture verdi»
di Carlo Marroni
Yanis
Varoufakis, economista greco, ex ministro delle Finanze del primo
Governo Tsipras da cui uscì sbattendo la porta, ha lanciato il movimento
politico transnazionale Diem25 per un’alleanza europeo progressista,
con il quale si candida alle elezioni europee del 2019 in Germania. Da
domani è in Italia per due giorni per un ciclo di appuntamenti, tra cui
quello a Roma presso lo studio legale Curtis dove, assieme a Sir Martin
Sorrell, incontrerà un centinaio di esponenti della business community.
Spread Btp-Bund stabilmente oltre 300. Ci risiamo con il rischio-Grecia per l'Italia?
La
somiglianza è che la Ue, in entrambi i casi, sta creando una crisi
finanziaria per costringere un governo ad arrendersi. La principale
differenza è che la minaccia di gettare l’Italia fuori dalla zona euro è
molto meno credibile di quanto non fosse nel caso della Grecia.
Anche per la differenza delle dimensioni, certo. Ma a questi tassi i timori aumentano, e parecchio...
Sono
comprensibili i timori che le autorità dell’Ue hanno in considerazione
del fatto che l’Italia è troppo grande per fallire e per subire ricatti e
troppo vicina ad un’implosione finanziaria che né Ue né Bce hanno gli
strumenti per affrontare.
Manovra bocciata da Bruxelles ma il
governo tira dritto. È un gioco delle parti o si va davvero allo scontro
in un quadro di radicalizzazione dei rapporti tra forze politiche
tradizionali e nuovi poteri?
Bruxelles sta cadendo nella trappola
di Matteo Salvini. Stanno diffondendo minacce nei confronti di Salvini
che rafforzano la sua presa all’interno del governo italiano. Salvini è
una nuova forza? Sì, è ma, allo stesso tempo, è il prodotto della
ridicola gestione da parte dell’Ue della inevitabile crisi
dell’eurozona. Inoltre, in modo paradossale, Salvini e Bruxelles hanno
bisogno l’uno dell'altro. Bruxelles ha bisogno di qualcuno come Salvini
poiché offre a Juncker, Macron e Merkel l’opportunità di affermare
:«Potremmo aver commesso degli errori ma siamo l’unica protezione che
l’Europa ha per Salvini e gli altri». E Salvini ha bisogno di Juncker,
Macron e Merkel perché le loro politiche fallite stanno suscitando il
malcontento e la rabbia che Salvini sfrutta.
Ma il reddito di cittadinanza , così come prefigurato, può essere una strada? Molti hanno dubbi..
Non
ci saranno redditi di cittadinanza. Tutto ciò che il M5S propone è un
reddito minimo garantito standard che è subordinato all'accettazione di
offerte di lavoro, anche se terribili. Questo schema esiste nella
maggior parte dei paesi europei e non c'è nulla di radicale al riguardo.
Mentre può aiutare alcuni italiani poveri per un pò, non offre alcuna
soluzione al problema strutturale di ristagno di posti di lavoro e
redditi a causa di investimenti molto bassi.
E la contro-riforma
della legge Fornero, che fu varata proprio a fine 2011, con lo spread
poco sotto 600: non si rischia di far saltare il banco per le
generazioni future? I numeri sono numeri.
È importante non
confondere ciò che sta accadendo nei mercati obbligazionari, il
famigerato spread, con i problemi del sistema pensionistico. Gli spread
stanno aumentando perché l’Ue e la Bce li stanno spingendo nel loro
scontro con il governo di Roma. Sarebbero aumentati indipendentemente
dalla politica del governo sulle riforme pensionistiche.
Resta però il tema dell’età pensionabile e della cosiddetta “quota 100”?
Per
quanto riguarda la riduzione dell'età alla quale gli italiani si
qualificano per una pensione, cioè invertire le riforme di Monti,
ritengo che questa riduzione dovrebbe andare avanti solo per i
lavoratori manuali e quelli a bassa retribuzione, ma non per quelli con
redditi più alti che lavorano in finanza, pubblica amministrazione o
nelle professioni. Qualsiasi cifra venga risparmiata dovrebbe essere
investita in progetti infrastrutturali verdi.
Alle elezioni
europee e si presenterà con il suo movimento Diem25, con un programma
molto anti-establishment, ma da posizioni di sinistra. Ora in Italia
queste posizioni però vengono soprattutto da destra.
Per anni ho
sostenuto che il futuro della democrazia e dell’Ue dipendono dalla
capacità dei progressisti - o europeisti radicali - di presentare in
modo convincente un’agenda paneuropea che sfidi simultaneamente
l’establishment austerità e la destra xenofoba che vuole smantellare
l’Ue. Diem25 ha presentato un programma del genere (lo chiamiamo il New
Deal europeo) e, nel maggio 2019, lo presenteremo agli elettori di tutta
Europa.
Il M5S può essere un modello per la sinistra europea?
Francamente,
no. Soprattutto da quando hanno accettato di essere la stampella su cui
Salvini si appoggia per promuovere il suo nuovo momento fascista, M5S
ha perso ogni pretesa di essere un modello per i progressisti
La sfida alla “dittatura” della burocrazia europea somiglia molto alle sue posizioni di qualche anno fa.
La
tragedia della sinistra nel periodo tra le due guerre fu che i fascisti
riuscirono a rubare la nostra narrativa - ad esempio lo sfruttamento
dei lavoratori, la tirannia dei banchieri, la dittatura della borghesia -
al fine di potenziare i loro partiti pseudo-antiestablishment,
conquistare il potere e, in definitiva, per introdurre la peggior
dittatura di sempre a sostegno… dell’establishment.. La sinistra ha il
dovere morale di non permettere ai Salvini d’Europa di avere successo
allo stesso modo.
Esponenti della maggioranza Lega-M5S ripetono che alla fine l’Italia dovrà uscire dall’Euro. Ci crede?
L’Italia
non può prosperare all’interno dell’attuale architettura dell’eurozona.
Questo è vero. Ma l’uscita dall’euro causerebbe costi ingenti ai più
vulnerabili degli italiani. Naturalmente, Diem25 ritiene che dovremmo
prepararci all’uscita dall’euro perché è fondamentale essere pronti
anche per gli sviluppi che non vogliamo che accadano
Questo governo durerà 5 anni?
No.
Salvini sta usando M5S per aumentare la percentuale di voti della Lega
fino a quando, dopo le elezioni europee, potrà governare da solo.