il manifesto 2.11.18
Manovra, scuola e università sono i grandi assenti
Sigarette
più care, rischio aumento per addizionali locali e Imu sulle seconde
case, la norma sulle terre gratis in cambio di un terzo figlio,
assunzioni di 6 mila nuovi poliziotti e 1.500 vigili del fuoco e la
misura «meritocratica» che aggancia il 110 e lode del voto di laurea
alla speranza di un’assunzione tramite l’immancabile sgravio fiscale per
le imprese. Come tutte le leggi di bilancio, anche quella depositata
alla Camera dal governo gialloverde contiene numerose micro-norme in cui
si nascondono sorprese e insidie di ogni tipo. Nel testo composto da
108 articoli che arriverà in aula tra il 29 e il 30 novembre prossimi
pesano varie incognite, tra cui la probabile procedura d’infrazione
dell’Unione, la stima di Bankitalia di 5 miliardi d’interessi in più da
pagare nel 2019 come effetto dell’aumento dello spread. Dalla relazione
tecnica alla legge di bilancio emergono i dettagli, vedremo se saranno
confermati e come.
NEL FLORILEGIO partorito negli ultimi tre mesi
va inoltre segnalato il dimezzamento dell’alternanza scuola lavoro. Nel
triennio si passa dalle 400 ore previste per tecnici e professionali
alle attuali 150 per i tecnici e 180 per i professionali, per i licei la
riduzione è da 200 a 90 ore. Per la maturità 2019 l’alternanza non vale
per accedere all’esame di maturità. Si tratta di un provvedimento
cosmetico che non intacca in nessun modo tutti i nodi di fondo del più
grande esperimento sociale subìto dalla scuola italiana nel secondo
Dopoguerra e lascia intatti i gravosi problemi didattici creati dalla
«Buona scuola» di Renzi e dal Pd.
GLI STUDENTI del Coordinamento
Link tornano a sollevare l’assenza di ogni rifinanziamento
all’istruzione, come all’edilizia scolastica e universitaria, in una
manovra che ha tutt’altre priorità. Criticano Di Maio che ha condiviso
il video del crollo di un soffitto del Politecnico di Milano, Torneranno
nelle piazze il 16 novembre.