il manifesto 22.11.18
Casa delle donne, ricorso al Tar contro lo sfratto
La
Casa siamo tutte. Il consorzio di trenta associazioni femministe che
gestiva l'ex convento di via della Lungara a Roma contro la revoca della
convenzione decisa dalla sindaca Raggi
di Rachele Gonnelli
Ricorso
al Tar contro la revoca della convenzione comunale per la gestione
dell’ex convento seicentesco del Buonpastore. Il consorzio di 30
associazioni di donne che fino a luglio teneva aperto e vitale quello
spazio come Casa internazionale delle donne va al contrattacco e impugna
l’atto con cui la giunta della sindaca M5S Virginia Raggi le ha voluto
sfrattare.
La memoria presentata da due avvocate – che sarà
illustrata nel dettaglio oggi in conferenza stampa – ripercorre tutta la
storia amministrativa della Casa contestando la diffida arrivata al
consorzio un anno fa con cui il Campidoglio chiedeva il pagamento di
fitti arretrati, rivalutati a prezzi di mercato in 35 anni senza sconti,
per l’iperbolica cifra di 833.512 euro, in contrasto con l’affidamento
delle chiavi del bellissimo e centralissimo palazzo, ristrutturato con i
fondi del Giubileo 17 anni fa, da parte dell’allora sindaco Walter
Veltroni, concessione poi prorogata dal successivo sindaco Gianni
Alemanno. Le due motivazioni alla base del ricorso sono: «Violazione e
falsa applicazione» dei regolamenti sull’affidamento dei beni immobili
del Comune di Roma» e «incompetenza».
Le ricorrenti fanno notare –
tra l’altro – la prescrizione già concessa del debito maturato 1983-94
(valutato 129 milioni) e chiedono il riconoscimento di crediti per
manutenzioni e servizi alla città stimati in 535mila euro.
«Vogliamo
transare – spiega Maria Brighi della Casa – e a parole anche la sindaca
Raggi lo vuole ma poi neanche ci rispon de alla lettera, protocollata,
con cui le chiedevamo un incontro».