giovedì 29 novembre 2018

Il Fatto 29.11.18
Putin accusa l’Occidente: “Se Kiev vuole bimbi per colazione glieli darà”
Dopo lo scontro di Kerch tensione anche a Mosca con falsi allarmi
di Michela A.G. Iaccarino


“Misura preventiva: detenzione fino al 25 gennaio”. Le condanne emesse dai giudici dei Tribunali di Kerch e Simferopoli sono uguali per i 24 marinai ucraini coinvolti nell’incidente nel mare d’Azov. Rimarranno in prigione per due mesi, mentre la marea politica da Mosca a Kiev diventa sempre più alta.
“Le autorità di Kiev oggi vendono sentimenti anti-russi con un discreto successo: del resto non hanno nient’altro da fare – dice il presidente russo Vladimir Putin, citato da Russia Today – se chiedessero bambini per colazione, probabilmente glieli darebbero. ‘Perché no, hanno fame, che dobbiamo fare?’, direbbero. È una politica miope e non può portare nessun buon risultato. Rende compiacente la leadership ucraina e non gli dà alcun incentivo a una politica normale o a perseguire una normale politica economica”.
Da un lato 24 prigionieri, dall’altro 20 capi di stato. Per Mosca ora c’è in ballo questo: l’incontro tra Trump e Putin al vertice G20 a Buenos Aires. Il presidente americano, che minaccia di cancellare il meeting con l’omologo del Cremlino, si è schierato con Kiev contro “l’aggressione russa”. Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov da Parigi chiede che “i partner europei lancino un segnale a Kiev” per tornare alla calma. Ma la tensione sale, i carri blindati che trasportano gli S-400 partono all’alba verso la Crimea. Missili schierati e presto operativi. “Le navi ucraine hanno tirato dritto ignorando gli ordini dell’FSB, tutto questo è successo perché Poroshenko è quinto nei sondaggi”, dice Putin, e la legge marziale emanata, che sta già determinando l’escalation nei territori del Donbass, lo favorirà alle elezioni. Intanto a Mosca sembra consumarsi un rito, più che un’emergenza per allarme bomba. Si svuotano 12 centri commerciali e una stazione della Capitale per l’ennesimo, ultimo atto di “terrorismo telefonico” che farà arrabbiare migliaia di moscoviti rimasti al gelo per strada.