venerdì 23 novembre 2018

Il Fatto 23.11.18
“Diversi dalla Lega, innanzitutto sulla legalità”
Barbara Lezzi - Il ministro per il Sud del M5S: “Il governo esisterà finché farà quanto previsto dal contratto”
“Diversi dalla Lega, innanzitutto sulla legalità”
di Luca De Carolis


“L’emendamento passato grazie ai franchi tiratori dimostra che noi e la Lega siamo diversi, innanzitutto sulla legalità. E di certo non siamo alleati”. Due giorni dopo l’agguato alla Camera, con il governo finito sotto in un voto segreto sul disegno di legge Anticorruzione, il ministro per il Sud Barbara Lezzi semina paletti.
I 36 erano davvero solo del Carroccio? O c’era dentro qualcuno dei vostri?
Noi le nostre discussioni le facciamo in modo trasparente, per cui immagino vengano dalla Lega
È stato un attacco a voi o un’operazione interna contro Matteo Salvini? O entrambe le cose?
Non lo so, le dinamiche interne alla Lega non mi interessano. Piuttosto, ho letto di anonimi deputati leghisti che sostenevano di aver voluto dare un segnale al Movimento. Ma è un messaggio che rispediamo al mittente. Non ci siamo impauriti, e su temi come l’Anticorruzione non faremo sconti a nessuno.
Qualcuno se li aspettava?
Non siamo al governo per fare le cose a metà. Questo esecutivo esisterà finché farà tutto ciò che deve fare per il bene del Paese, rispettando il contratto.
Esponendosi in favore degli inceneritori, Salvini ha messo in dubbio proprio l’intoccabilità del contratto di governo, “perché la realtà cambia”.
Certo, i tempi cambiano. Quindi bisogna andare oltre gli inceneritori, perché ci sono impianti che riciclano la plastica e la carta. Non si può tornare indietro.
Perché il segretario della Lega vuole gli inceneritori, per prendere voti di politii campania?
Non so se Salvini stesse parlando a loro o ad altri. Di certo con quelle parole non è andato incontro al M5S e al contratto.
Se siete così diversi, perché proseguire assieme? Solo per il potere?
No, per realizzare cose che servono al Paese. Noi non siamo alleati della Lega, e abbiamo un’identità molto diversa dalla loro, ma siamo impegnati da un contratto.
Ma come farete a fidarvi ancora gli uni degli altri?
Io non devo fidarmi della Lega, mi fido dei ministri dei 5Stelle e del contratto di governo. E comunque al ministro Centinaio ho dato 30 milioni per fermare la xilella. E lavoro bene anche con altri ministri del Carroccio.
A unirvi è rimasta solo l’ostilità verso la Commissione europea? In queste settimane voi e la Lega avete usato toni violenti.
All’inizio anche i commissari europei hanno usato toni duri. C’è chi ha detto che i mercati rimanderanno gli italiani a votare. Dopodiché, riconosco che bisogna abbassare i toni e dialogare. Io lo sto facendo con la commissione sui fondi europei, e sta dando ottimi risultati. Per esempio recuperemo 750 milioni per la Sicilia.
Sarà. Però la commissione boccia la manovra anche perché prevede troppo poco per gli investimenti.
Non è così, le risorse ci sono e con 15 miliardi in più. E abbiamo previsto in manovra una cabina di regia presso Palazzo Chigi per accelerare su miliardi di investimenti già previsti ma mai attuati.
Non possono fidarsi di un governo così traballante.
Ora non si fidano perché i precedenti governi non hanno mantenuto le promesse. Ma noi abbiamo previsto controlli periodici sui conti per rimanere dentro il 2,4%. Questo governo ha diritto al beneficio del dubbio: ci diano un anno.
Se non cadrete prima… L’Anticorruzione è stata una ferita.
Quando vado in Europa porto con me il ddl sull’Anticorruzione, che abbatterà la corruzione e quindi i costi delle opere pubbliche. Ci aiuterà nei negoziati con la commissione. E la Lega lo sa.