Repubblica 16.0.18
Medici in piazza: al governo non interessa la salute degli italiani
di Michele Bocci
La
prima categoria di lavoratori ad andare in piazza contro il governo
giallo-verde è quella dei medici ospedalieri. Non sono bastati i
tentativi della ministra alla Salute Giulia Grillo di convincere i
camici bianchi che i soldi per il loro contratto e più in generale per
la sanità verranno trovati, il suo impegno a battersi per ottenere fondi
dal Mef e una più generale disponibilità a stare dalla loro parte.
Domani i sindacati che rappresentano medici e veterinari del servizio
sanitario pubblico si troveranno di fronte a Montecitorio per fare una
manifestazione. Più avanti ci saranno due giorni di sciopero: il 9
novembre si fermano tutte le sigle sindacali e il 23 novembre quella
degli anestesisti.
La protesta, spiega Carlo Palermo segretario
della realtà con più iscritti, l’Anaao, «è intanto per il mancato
aumento del fondo sanitario nazionale, limitata allo striminzito
miliardo in più rispetto al 2018 che già aveva previsto Gentiloni». Si
tratta proprio di quel miliardo che aveva fatto gioire Grillo, la quale
ha annunciato con enfasi nei giorni scorsi che per l’anno prossimo il
fondo avrebbe avuto un incremento grazie proprio al nuovo Governo. In
realtà quei soldi erano già attesi e così nessuno nel mondo della sanità
(Regioni e lavoratori) gioisce per il loro arrivo. La stessa Grillo
quando si trovava all’opposizione criticava il governo di centrosinistra
se annunciava un aumento del fondo già previsto come se fosse una
novità.
«Ci vogliono più soldi, in pratica si continua con il
definanziamento», sintetizza Palermo. Del resto i medici hanno aperto la
questione del loro contratto, il cui rinnovo costerebbe un altro
miliardo, che non si vuole far pesare sul fondo sanitario nazionale
quindi avrebbe bisogno di risorse dedicate. «La ministra ci ha
incontrato - dice Palermo - è stata gentilissima ma per ora effetti non
se ne vedono.
Oltretutto, visto quello che sta uscendo della
manovra, non si capisce nemmeno se quel miliardo in più sarà mantenuto.
Oltretutto la misura dei 100 anni per la pensione svuoterà i reparti.
Qui
è a rischio tutto il sistema, colpire la sanità vuol dire colpire prima
di tutto la salute dei cittadini». I camici bianchi non si fidano e
vanno in piazza.