martedì 16 ottobre 2018

Repubblica 16.0.18
Medici in piazza: al governo non interessa la salute degli italiani
di Michele Bocci


La prima categoria di lavoratori ad andare in piazza contro il governo giallo-verde è quella dei medici ospedalieri. Non sono bastati i tentativi della ministra alla Salute Giulia Grillo di convincere i camici bianchi che i soldi per il loro contratto e più in generale per la sanità verranno trovati, il suo impegno a battersi per ottenere fondi dal Mef e una più generale disponibilità a stare dalla loro parte. Domani i sindacati che rappresentano medici e veterinari del servizio sanitario pubblico si troveranno di fronte a Montecitorio per fare una manifestazione. Più avanti ci saranno due giorni di sciopero: il 9 novembre si fermano tutte le sigle sindacali e il 23 novembre quella degli anestesisti.
La protesta, spiega Carlo Palermo segretario della realtà con più iscritti, l’Anaao, «è intanto per il mancato aumento del fondo sanitario nazionale, limitata allo striminzito miliardo in più rispetto al 2018 che già aveva previsto Gentiloni». Si tratta proprio di quel miliardo che aveva fatto gioire Grillo, la quale ha annunciato con enfasi nei giorni scorsi che per l’anno prossimo il fondo avrebbe avuto un incremento grazie proprio al nuovo Governo. In realtà quei soldi erano già attesi e così nessuno nel mondo della sanità (Regioni e lavoratori) gioisce per il loro arrivo. La stessa Grillo quando si trovava all’opposizione criticava il governo di centrosinistra se annunciava un aumento del fondo già previsto come se fosse una novità.
«Ci vogliono più soldi, in pratica si continua con il definanziamento», sintetizza Palermo. Del resto i medici hanno aperto la questione del loro contratto, il cui rinnovo costerebbe un altro miliardo, che non si vuole far pesare sul fondo sanitario nazionale quindi avrebbe bisogno di risorse dedicate. «La ministra ci ha incontrato - dice Palermo - è stata gentilissima ma per ora effetti non se ne vedono.
Oltretutto, visto quello che sta uscendo della manovra, non si capisce nemmeno se quel miliardo in più sarà mantenuto. Oltretutto la misura dei 100 anni per la pensione svuoterà i reparti.
Qui è a rischio tutto il sistema, colpire la sanità vuol dire colpire prima di tutto la salute dei cittadini». I camici bianchi non si fidano e vanno in piazza.