Left 24.11.16
Luciano Canfora
"Mare Nostrum oggi è il mare dei naufragi, un cimitero di migranti.
Canfora ne indaga le radici storiche
a cura di Simona Maggiorelli
https://spogli.blogspot.com/2018/10/left-24.html
Quello
che stiamo vivendo è certamente uno dei punti più drammatici della sua
millenaria storia, che purtroppo non è mai stata senza conflitti.
L’idilliaca visione di un mare di incontri di culture, di pacifico
scambio, suona piuttosto artificiosa se rilegge la storia. Fin da quella
più antica. Sulla difficile storia del Mediterraneo in età classica
Luciano Canfora ha scritto un sintetico saggio per l’editore
Castelvecchi, rileggendo i testi antichi, a partire da Omero e Erodoto,
arrivando poi a ricostruire il tentativo di Augusto di riunificare del
Mediterraneo, proseguito sotto il vessillo della croce da Costantino e
Teodosio che impose il cristianesimo come religione di Stato.
Per
arrivare poi all’attualità . E in particolare al difficile rapporto fra
Turchia ed Europa. Dopo il tentato golpe, infatti, il Paese guidato da
Erdogan mostra un volto sempre più autoritario, ragione per cui
L’Unione Europa ha bloccato i negoziati per l’ingresso della Turchia in
Europa.
Professor Canfora il Mare Nostrum è attraversato da lacerazioni fin dall’antica Grecia che, non a caso, concepì l’Iliade?
I
conflitti nel Mediterraneo orientale ci sono noti dall’Iliade, da
Erodoto, da Senofonte, da Demostene; i conflitti nel Mediterraneo
occidentale soprattutto da Polibio. Nel corso dei secoli si è sostituita
l’egemonia della repubblica imperiale romana all’egemonia dell’impero
persiano, il cui erede fu l’impero di Alessandro Magno.
Qual è stato nell’antichità il ruolo della Sicilia, per metà greca, per metà cartaginese?
Non
è esatto parlare di “ruolo della Sicilia”, direi piuttosto che il mondo
punico aveva lì un avamposto con cui si scontrò l’insediamento
coloniale greco, che fu all’origine di una grande potenza quale
Siracusa. Siracusa sconfisse Atene nel 413 a.C. Due secoli dopo si alleò
con Annibale ma la macchina militare romana riuscì a fiaccare anche il
genio strategico del capo cartaginese, alle cui spalle s’era sfaldato il
“fronte interno”.
Nel libro Mediterraneo una storia di conflitti
arriva anche ad analizzare il presente. La drammatica sistuazione dei
migranti, l’Europa che alza muri e la Turchia di Erdogan che
apparentemente lotta contro il califfato e nei fatti attacca la
minoranza curda. Dopo l’arresto del leader curdo Demirtaş ha spedito in
carcere nove giornalisti del quotidiano Cumhuriet ed è stato chiesto
l‘ergastolo per la scrittice Aly Erdogan. La situazione, dopo il tentato
golpe, sta precipitando?
La situazione turca non sta affatto
“precipitando” poiché è “precipitata” per così dire “da sempre” cioè
dall’inizio della guerra fredda. Agli Stati Uniti e agli inservienti
(cioè ai governi europei) la Turchia appare come il baluardo anti-russo,
quale che sia il dittatore o non-dittatore che governa ad Ankara. La
lotta di potenza antirussa continua: non importa chi governa a Mosca e
quale sia il tipo di regime vigente in Russia. Oggi possiamo cogliere
appieno il carattere disgustoso della propaganda “occidentale”.