lunedì 29 ottobre 2018

La Stampa 29.10.18
Assia, crollano i socialdemocratici e la Cdu
Trionfano i Verdi, governo Merkel a rischio
Batosta nel Land di Francoforte, l’Spd minaccia lo strappo: “Alleanza inaccettabile”. Vola la destra dell’AfD
di Walter Rauhe


Le elezioni regionali in Germania si trasformano sempre di più in un calvario per la Grande coalizione di Angela Merkel. Dopo quelle in Baviera due settimane fa, anche alle amministrative di ieri in Assia i partiti di governo hanno subito un drammatico tracollo di voti. I cristiano-democratici della Cdu e i socialdemocratici del Spd hanno perso rispettivamente più di undici punti percentuali attestandosi al 27 e al 20%. Volano invece i partiti che nel parlamento federale (Bundestag) siedono sui banchi dell’opposizione.
Nel Land dell’Assia, centro dell’economia e dell’alta finanza, i Verdi hanno ripetuto il successo di due settimane fa in Baviera e hanno conquistato il 19,6% delle preferenze, quasi il doppio rispetto a cinque anni fa. A profittare del malcontento nei confronti del governo di Grande coalizione della cancelliera Angela Merkel è stata anche la destra populista dell’Alternative für Deutschland (AfD) che è rimasta al di sotto delle sue aspettative ma ha ottenuto pur sempre il 13,2% dei voti e sarà presente d’ora in poi in tutti e 16 i Parlamenti regionali tedeschi.
Grande coalizione in bilico
Il destino di Angela Merkel appare a questo punto sempre più incerto. Sempre più esponenti cristiano-democratici attribuiscono a lei la responsabilità principale di questa serie di sconfitte elettorali. Primo tra tutti il governatore uscente dell’Assia Volker Bouffier (Cdu) che ha parlato di un risultato «amaro e umiliante» per il suo partito e di un segnale di avvertimento al governo di Grande coalizione a Berlino che ora «deve finalmente iniziare a lavorare e smettere di litigare». Suona invece un po’ come una minaccia il commento rilasciato ieri dalla leader socialdemocratica Andrea Nahles che ha definito come «inaccettabile» lo stato attuale della Grande coalizione. «Se le cose non cambiano dovremo seriamente domandarci se la nostra permanenza all’interno dell’esecutivo ha ancora senso», ha detto la Nahles venendo parzialmente incontro alle crescenti pressioni da parte dell’ala sinistra del partito che esige invece da tempo l’uscita immediata dalla maggioranza.
Vertice di maggioranza
Contro Angela Merkel è ormai fuoco incrociato. Oggi la cancelliera incontrerà i leader dei partiti di governo per discutere della situazione. Al momento la cancelliera sembra ancora intenzionata a tirar dritto e a proseguire il suo lavoro ignorando il verdetto elettorale in Assia e in Baviera e anche l’allarmante risultato di un sondaggio diffuso sabato dalla seconda rete televisiva Zdf secondo il quale ben il 73% dei tedeschi è insoddisfatto del lavoro svolto finora dalla cancelliera cristiano-democratica.
In Assia per il suo partito poteva andare ancora peggio. Il governatore uscente Bouffier potrebbe perdere il suo incarico alla guida della giunta regionale con i Verdi perché nel nuovo Parlamento non dovrebbe più avere la maggioranza per un soffio.
A livello nazionale i Verdi si profilano sempre di più come forza decisiva per la formazione di maggioranze, come alternativa per gli scontenti e come nuovo partner «ideale» per il centro-destra.