domenica 28 ottobre 2018

La Stampa 28.10.18
Usa, strage in sinagoga: “Morte agli ebrei”
Pittsburgh, un suprematista bianco irrompe durante le preghiere del sabato: almeno una decina di morti
di Francesco Semprini


È un cittadino americano, bianco, di 46 anni e con frequentazioni in siti Internet vicini all’ultra destra il protagonista della mattanza compiuta ieri in una sinagoga di Pittsburgh. Il bilancio è di undici e almeno sei feriti, tra cui quattro agenti della polizia e lo stesso attentatore. «Tutti gli ebrei devono morire»: è l’invettiva carica di odio antisemita con cui Robert Bowers - questo il nome dell’assassino - ha fatto irruzione ieri nella sinagoga “Tree of Life” della città della Pennsylvania, armato di Ar-15, il fucile semiautomatico usato spesso nelle stragi che insanguinano gli Stati Uniti, una pistola Glock e altre due armi nascoste. L’uomo ha iniziato a sparare, implacabile, arrendendosi solo all’arrivo della squadre speciali Swat. Il bilancio poteva essere più pesante visto che in quella sinagoga, il sabato si tengono tre funzioni, come ha spiegato l’ex presidente della congregazione, Michael Eisenberg: una nella sala principale, una nel seminterrato e la terza nello studio del rabbino. In media vi partecipano un centinaio di persone. Le autorità stanno indagando l’episodio come un crimine d’odio, e l’Fbi ha assunto il controllo dell’inchiesta. Intanto è emerso che Bowers era attivo su Gab, social media popolare fra l’ultra-destra: la sua pagina è stata oscurata ma gli archivi rivelano commenti anti-semiti, fra i quali la scritta «gli ebrei sono figli di satana». In uno dei suoi ultimi messaggi ha scritto che alla no profit Hebrew Immigrant Aid Society «piace portare invasori che uccidono la nostra gente. Non posso stare fermo a guardare mentre il mio popolo viene massacrato». Non a caso la sinagoga dove è stata compiuta la strage si trova a Squirrell Hill, quartiere residenziale a prevalenza ebraica.
Gli agenti di polizia che sono entrati nella sinagoga sono sotto choc: «È una scena orribile, una delle peggiori che abbia mai visto. E in passato sono stato anche in luoghi di sciagure aeree» dice Wendell Hissrich, direttore della sicurezza pubblica di Pittsburgh. Una scena cruda e violenta che spinge le autorità alla massima cautela sui numeri delle vittime: la polizia, nelle ore immediatamente successive ai fatti, si limita a parlare ufficialmente di 8 feriti senza alcun accenno al numero dei morti.
Trump e la pena di morte
«L’odio negli Stati Uniti è terribile, qualcosa deve essere fatto», commenta a caldo Donald Trump il quale evoca la revisione delle leggi sulla pena di morte per casi come questo. E a chi gli chiede di approvare leggi più severe sulle armi, l’ex tycoon risponde che se ci fossero state guardie armate all’interno del luogo di culto si sarebbe potuta prevenire la tragedia. «Forse - ha sottolineato - sarebbe potuta andare in un altro modo». La first lady Melania, invece, ha lanciato un appello su Twitter: «La violenza deve fermarsi. Il mio cuore è spezzato. Che Dio benedica, guidi e unisca gli Stati Uniti». «L’America è più forte degli atti di un bigotto depravato e antisemita», twitta Ivanka Trump, figlia primogenita e consigliera del presidente, che si è convertita all’ebraismo quando ha sposato Jared Kushner.
Da Israele Benyamin Netanyahu si dice «affranto e sbigottito».