venerdì 19 ottobre 2018

La Stampa 19.10.18
Il balcone di Hitler potrebbe essere demolito
di Letizia Tortello


Il 12 marzo 1938 la Wehrmacht attraversa la frontiera e invade l’Austria, per formare la Grande Germania. Quel giorno verrà ricordato col nome tedesco di «Anschluss». Il 15, da un’altana della Neue Burg nella Heldenplatz di Vienna, Hitler annuncia l’annessione. Ma non è l’unico discorso che il Fuhrer fece agli austriaci da un balcone. Ce ne fu un altro, altrettanto famoso, il 9 aprile dello stesso anno dall’alto della torre principale del municipio di Vienna, a cui era stato aggiunto un balcone in legno appositamente per il dittatore, poche settimane dopo Heldenplatz, la piazza degli eroi. Inizialmente, si trattava di un elemento architettonico temporaneo, poi fu sostituito con uno in pietra, come ricordo duraturo di un momento glorioso del Reich. Oggi, i turisti lo fotografano senza sapere che è una reliquia del potere nazista.
Forse lo fotograferanno ancora per poco, visto che il balcone rischia di essere demolito. Lo chiede con forza un comitato di cittadini, il gruppo Memory Gaps, e l’istanza ha aperto un acceso dibattito a Vienna, tra chi è pro e chi è contro la cancellazione della memoria storica. La torre principale del municipio dovrà essere comunque rinnovata l’anno prossimo, quindi potrebbe essere l’occasione buona per smantellare il balcone di Hitler. Il costo dell’abbattimento ammonterebbe a 100 mila euro. La prima a mettersi di traverso è Eva Blimlinger, direttrice dell’Accademia di Belle Arti e capo della commissione incaricata di ricercare le proprietà rubate dai nazisti, che ha dichiarato al quotidiano austriaco «Kurier»: «Anche questo balcone, come tante cose rinvenute dopo il nazismo, è parte della nostra storia».
Chi è contrario e perché
L’assessore alla Cultura di Vienna Veronica, Kaup-Hasler, vorrebbe apporre una targa commemorativa, per spiegare ai turisti la Storia del luogo, e preferirebbe che la struttura rimanesse al suo posto. Era stato l’ex sindaco nazista Hermann Neubacher che aveva pensato di eternare la memoria del balcone di quella che era diventata la «Adolf Hitler Platz», ed equipaggiarlo di microfono e impianto di amplificazione. Ora, le autorità cittadine sembrano essere state colte alla sprovvista, ma il gruppo Memory Gasp va avanti. Chiede che l’abbattimento avvenga al più presto, per gli 80 anni dell’Anschluss e come commemorazioni per il centenario della prima Repubblica austriaca. Ha anche suggerito che, prima di essere smantellato, il balcone ospiti un «discorso per la pace». Al momento non ha vinto nessuno, ma i cittadini sono intenzionati a dar battaglia.