lunedì 15 ottobre 2018

La Stampa 15.10.18
La Baviera è senza padroni
Stop agli alleati di Merkel
Frena l’AfD, boom dei Verdi
La Csu perde il 10% dal 2013, ma resta ampiamente il primo partito Flop Spd. Rebus coalizione: il ruolo chiave di liberali e Freie Wähler
di Walter Rauhe


Le elezioni amministrative in Baviera hanno provocato un terremoto politico in Germania. L’Unione cristiano-sociale (Csu), partito fratello della Cdu di Angela Merkel nella seconda regione tedesca per numero di abitanti, ha incassato una pesantissima sconfitta perdendo ieri ben 10 punti percentuali rispetto a cinque anni fa e raggiungendo solo il 37,3% delle preferenze, il peggior risultato dal 1950. Il partito del governatore Markus Söder e del ministro degli Interni Horst Seehofer perde così la sua roccaforte storica e sarà costretto a cercarsi in futuro un alleato per formare una nuova maggioranza di governo.
Per comprendere il significato di questo tracollo politico bisogna tenere conto con negli ultimi 60 anni la Csu ha governato il Land quasi sempre con maggioranza assoluta dei seggi nel parlamento regionale di Monaco e solo dal 2008 al 2013 in coalizione con i Liberali (Fdp). L’amara sconfitta rappresenta un duro colpo anche per i cristiano-democratici e fa tremare la cancelliera che a livello nazionale deve temere per la tenuta del governo. Il tracollo dei cristiano-sociali verrà addebitato alla sua discussa politica migratoria che ha aperto un profondo solco fra i due partiti fratelli e ha favorito l’ascesa della nuova destra populista dell’AfD, rimasta al di sotto delle aspettative (10,3%), ma a livello federale attestata al 17-18%.
A perdere è stato l’alleato di governo di Merkel, un partito socialdemocratico bloccato a quota 9,6%, che non è riuscito a profittare del malcontento nei confronti della Csu e che in cinque anni ha perso metà degli elettori. Ora, metterà una volta di più in discussione la sua permanenza all’interno della Grande coalizione a Berlino.
Gli unici grandi vincitori di questo importante test elettorale sono stati i Verdi che con la giovane capolista Katharina Schulze (33 anni) sono riusciti a raddoppiare i voti dal 2013, affermandosi come seconda forza nella regione prealpina. Sono i Verdi - e non i post comunisti della Die Linke e tantomeno i socialdemocratici - la nuova alternativa antagonista al centro-destra di Merkel e ai suoi governi di ampie intese. Significativo anche l’11% e oltre dei Freie Wähler, un partito locale conservatore e tradizionalista, molto radicato nelle campagne. Cosa succederà? I vertici della Csu escludono una coalizione con i Verdi (e nessuna apertura all’AfD), mentre ben vista, secondo i sondaggi, dagli elettori sarebbe l’alleanza con i centristi di Freie Wähler(11,5%), magari insieme alla Fdp. E infatti sul tavolo c’è – dicono fonti della Csu – proprio un patto con l’Fdp, per tenere a destra la barra della Baviera, sfidando a viso aperto Merkel. I seggi (119 su 200 per un’ipotetica alleanza a tre) dicono che si può fare.