sabato 27 ottobre 2018

il manifesto 27.10.18
Predappio, la Prefettura autorizza il corteo fascista
Fascismi. Indignazione dell'Anpi: «Il corteo in questione viola il dettato della Costituzione e delle leggi Scelba e Mancino, e ciò anche con il supporto di quanto avvenuto negli scorsi anni, con l’aggravante che vi sia stato, nel tempo, il consenso delle autorità competenti»
di Mario Di Vito


La marcia su Predappio si farà. I nostalgici del ventennio fascista hanno strappato un clamoroso sì dal Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico per una manifestazione che si terrà domani mattina nella città natale di Benito Mussolini, nel giorno dell’anniversario della marcia su Roma.
NON È UNA PRIMA ASSOLUTA – da decenni i nostalgici di tutta la penisola si danno appuntamento il 28 ottobre a Predappio – ma questa volta l’Anpi aveva deciso di reagire con forza, organizzando a sua volta un doppio appuntamento: al teatro comunale e con un corteo che si muoverà per le vie del centro. Il corteo fascista è stato in dubbio fino a ieri mattina, quando la prefettura ha sciolto le riserve e ha approvato la richiesta arrivata dall’associazione Arditi d’Italia e dal Museo dei ricordi di Villa Carpena. La decisione era nell’aria da giorni, e lo stesso ministro degli Interni Matteo Salvini aveva dato un sostanziale via libera alla manifestazione delle redivive camicie nere.
«MUSSOLINI E STALIN appartengono al passato – aveva detto il titolare del Viminale -, se una persona vuole manifestare per quanto mi riguarda lo può fare a patto che rispetti la Costituzione». Edda Negri Mussolini, nipote del duce, ci prova a stemperare la tensione, ma la sua dichiarazione lascia il tempo che trova: «Noi chiediamo da anni che all’interno del cimitero tutto si svolga nel rispetto del luogo sacro e il corteo non sia sfruttato per motivi politici e non vi siano simboli politici». Più facile a dirsi che a farsi: ogni anno la celebrazione è un trionfo di bandiere fasciste, camicie nere, fez, «Faccetta nera» e saluti romani.
L’appuntamento per i nostalgici è fissato per le 11 e 30 nella frazione di Pieve San Cassiano, dove si svolgerà una messa in suffragio.
ALLA NOTIZIA dell’approvazione del corteo fascista, l’Anpi ha reagito con indignazione, ricordando di essere pronta a sporgere denuncia «se vi fossero condotte di esaltazione del fascismo», cosa pressoché scontata. E ancora, si legge in una nota, «il corteo in questione viola il dettato della Costituzione e delle leggi Scelba e Mancino, e ciò anche con il supporto di quanto avvenuto negli scorsi anni, con l’aggravante che vi sia stato, nel tempo, il consenso delle autorità competenti».
Per il resto a Predappio il clima non appare affatto infuocato. Da queste parti l’anniversario della Marcia su Roma viene visto come un evento che fa felici i commercianti di paccottiglia fascista: dalle bottiglie di vino con la faccia di Mussolini agli inquietanti manganelli di legno con scritto «Boia chi molla», «Me ne frego». Il sindaco Giorgio Frassineti (Pd) dal canto suo sostiene che «La marcia dei nostalgici non ha mai creato alcun problema», e poi si innervosisce del fatto che i fari sulla sua città vengano accesi soltanto quando si parla di Mussolini. «Non siamo la Chernobyl della storia – sostiene Frassineti -, non siamo contaminati. Dobbiamo accettare il fatto che sia esistito il fascismo. Dobbiamo studiarlo affinché non torni mai più». Intanto i fascisti continuano a marciare.