sabato 27 ottobre 2018

il manifesto 27.10.18
Carla Nespolo
di Rachele Gonnelli


«Stiamo ricevendo adesioni di minuto in minuto». Dall’Arci alla Cgil, a tutte le sigle che oggi, per la giornata nazionale di mobilitazione antirazzista, si erano date appuntamento in piazza Santi Apostoli in centro a Roma: confluiranno invece nella manifestazione convocata dall’Anpi nel quartiere di San Lorenzo, dove è stata uccisa la sedicenne Desirée Mariottini. La presidente nazionale dell’Associazione nazionale partigiani, Carla Nespolo, è soddisfatta che sia stata capita la predominanza delle ragioni che l’hanno spinta a questa convocazione.
Le spiega anche a noi, le ragioni del presidio di oggi a San Lorenzo?
È chiaro che i reati vanno perseguiti, che gli autori di questo orribile crimine vanno ricercati e condannati duramente ma siamo noi a portare avanti da sempre l’idea di una società che bandisce la violenza e l’esclusione, in particolare la violenza contro le donne, è il nostro patrimonio storico, e quando abbiamo visto la strumentalizzazione di questo efferato crimine, quando abbiamo visto che i fascisti provavano a rialzare la testa speculando su questa terribile vicenda per tentare di raggranellare consensi, abbiamo subito capito che dovevamo rispondere con una reazione molto significativa di tutti gli antifascisti.
Forza Nuova per oggi aveva convocato una passeggiata proprio a San Lorenzo, non vede rischi di aggressione al presidio?
So che volevano organizzare una ronda ma penso che la presenza di popolo li dissuada. Comunque non vedo rischi quando c’è una grande risposta unitaria delle forze democratiche che credono in una convivenza pacifica e inclusiva. Voglio ancora ribadire che è solo l’inclusione a creare sicurezza, non certo l’odio e la paura. È il razzismo che alimenta l’insicurezza e i soprusi. Mentre l’accoglienza, come insegna Riace, crea condivisione e rispetto reciproco, lotta alle mafie e allo spaccio di droga che le mafie organizzano. Colpisce come si stiano moltiplicando gli omicidi di donne e anche in questo caso per rispettarle certamente non va strumentalizzata la loro morte.
Il quartiere di San Lorenzo fu messo a ferro e fuoco durante la marcia su Roma e i neofascisti hanno spesso cercato di commemorare il 28 ottobre proprio lì. Domani vanno a Predappio. E voi?
Il 28 ottobre si celebra la liberazione di Predappio ad opera dei partigiani e noi dell’Anpi intendiamo celebrarla con un concerto e una cena – dopo il concerto «Cantiamogliela» i partecipanti si sposteranno in corteo verso il circolo Arci per la «tagliatella antifascista» ndr – e se qualcuno vuole fare una celebrazione nostalgica del fascismo sappia che al massimo la può fare in forma privata. Non siamo disponibili ad accettare alcuna equiparazione tra fascisti e antifascisti. La Repubblica italiana è nata dalla Resistenza e solo noi siamo legittimati a ricordare la liberazione di Predappio. Il vice presidente Anpi, l’avvocato Emilio Ricci, ha già mandato una diffida a questore e prefetto di Predappio perché non consentano la manifestazione neofascista.
Il Parlamento europeo ha approvato due giorni fa una risoluzione per lo scioglimento delle organizzazioni neofasciste e neonaziste, incluso Casa Pound. Come valuta questo atto?
Ringrazio l’impegno di Eleonora Forenza e tutti gli eurodeputati dei vari gruppi che hanno votato a favore di questa risoluzione contro i nazi-fascisti risorgenti. Mi dispiace che Lega e Forza Italia non siano tra questi. L’Europa ha compiuto un passo importante anche se tardivo, visto ciò che succede in Paesi come Polonia e Ungheria. E è imbarazzante vedere ministri dell’Ue a passeggio a Kiev, che anche se non è dell’Unione europea, è un Paese del continente dove i nazisti sono attualmente al governo.
Risale a pochi giorni fa anche la presentazione da parte della senatrice a vita Liliana Segre del progetto di legge per istituire una commissione bicamerale di indirizzo e controllo sui fenomeni di razzismo, antisemitismo, odio e violenza contro le minoranze. Può essere utile a mettere in pratica la risoluzione europea?
La commissione è una bellissima, lodevole iniziativa e sono ammirata per l’impegno e la determinazione con cui la senatrice Liliana Segre a sostenere il dialogo, lei che ha visto l’orrore che può produrre il fascismo è la voce più autorevole per farsi ascoltare e chiedere il rispetto delle diversità.
Liliana Segre dice che bisogna lavorare contro la fascistizzazione del senso comune. è in atto una sorta di inversione di senso come quando Alessandra Mussolini vuole denunciare chi insulta suo nonno Benito, non crede?
Non mi interessa per niente cosa va dicendo la signora Mussolini. L’opinione pubblica democratica si indigna per sfilate nostalgiche come quelle che si sono svolte a Predappio. È l’ora di fermarle. E contro le strumentalizzazioni di una tragedia come quella di San Lorenzo, le forze democratiche, antifasciste,le associazioni locali e nazionali, oggi risponderanno.