il manifesto 26.10.18
Contro il decreto Salvini in piazza sabato dalle suore ai cobas
Giornata
del 27 ottobre. Tanti i cortei in tutt’Italia ma anche iniziative le
più varie: festival in chiesa, raduni Lgbt. A Roma flash mob a Santi
Apostoli e manifestazione di sindacati di base e studenti medi
di Rachele Gonnelli
Sta
crescendo come un’onda, come un pulviscolo che si infittisce in nube,
la mobilitazione contro il cosiddetto «decreto sicurezza e
immigrazione». Domani sarà in tutta Italia la giornata di mobilitazione
nazionale, con Anpi, Arci, Cgil, tra le tantissime sigle, contro il
decreto salviniano n°113, e più generale contro le politiche che
vogliono azzerare il diritto d’asilo, ridurre l’accoglienza,
criminalizzare la solidarietà, chiudere i porti e gli Sprar, negare
l’accesso a mense, ospedali e sussidi a immigrati e figli di immigrati
che ne hanno bisogno, stabilire una cittadinanza di serie A e una di
serie B su base etnica e condizionata ai reati. Mentre si diffonde un
clima di odio e ronde razziste e xenofobe.
Domani non ci sarà una
sola manifestazione nazionale ma tantissime, alcune più grandi – come il
corteo di Ravenna che si annuncia molto partecipato dalla Cgil o quello
di Brindisi con le comunità di braccianti africani e il collettivo,
anzi «la collettiva» transgender. Alcuni eventi sono addirittura
organizzati come festival che dureranno l’intera giornata di sabato, con
artisti di strada, giochi per i bambini, proiezioni di film come a
Caserta o a Torino dove si finisce con un pic-nic collettivo ai Giardini
Reali. Altri saranno, presumibilmente, più piccoli ma prenderanno
comunque le forme più varie: si va dal presidio all’assemblea, dal
volantinaggio «classico» nelle vie dello shopping al corteo con
striscioni e sindaci con la fascia – è il caso di Cuneo, dove il Comune
aderisce come capofila dei municipi che aderiscono ai progetti Sprar –
fino al flash mob «comiziante» con palco e bandiere, come quello che si
svolgerà a piazza Santi Apostoli a Roma.
A Roma in verità ci sarà
anche una manifestazione, convocata in solitudine dal Si-Cobas con lo
slogan «contro le politiche repressive e razziste del governo
fascioleghista-pentastellato» e concentramento a piazza della Repubblica
alle ore 14. Alla manifestazione romana dei cobas, che si lega anche
agli scioperi dei sindacati di base di oggi e domani e alle critiche
verso la manovra «tutt’altro che redistributiva» del governo, hanno
deciso ieri sera di confluire gli studenti del liceo Mamiani al termine
di un’occupazione di cinque giorni tutta diretta contro le politiche del
governo.
Ma nel patchwork delle iniziative della mobilitazione
nazionale ci sono anche eventi di tutt’altra natura. A Modena la
giornata in piazza porta il titolo «Con i migranti contro la barbarie»,
in appoggio al sindaco Mimmo Lucano e contro le discriminazione dei
bambini a Lodi, organizzata da una ong locale chiamata «Bambini nel
deserto». Ad Avellino il «festival della solidarietà» si svolgerà tutto
all’interno della chiesa di Sant’Alfonso.
Sono molte le realtà del
mondo cattolico mobilitate. A firmare l’appello della giornata,
promosso da Europasilo, la rete nazionale che intende promuovere
un’evoluzione del diritto europeo in materia d’asilo, ci sono, oltre a
Pax Christi, gruppo Abele e missionari comboniani, anche le «suore
ausiliatrici delle anime del purgatorio». E poi cooperative,
associazioni di quartiere, comitati «per la Costituzione», collettivi
femministi. A Lecce quello che inizialmente era previsto come semplice
presidio in difesa del diritto d’asilo e per Riace, è cresciuto in
adesioni e ha preso la forma di un corteo «con ombrelli colorati» per
segnalare le parole d’ordine «proteggiamo la protezione» (umanitaria).
I
partiti della sinistra partecipano anche loro ma in ordine sparso,
aderiscono sezioni locali di Leu, Possibile, Potere al popolo e
Radicali, in toto solo Sinistra italia e Rifondazione. Al sit-in davanti
all’ambasciata italiana di Berlino ci sarà la sezione del Pd del
Brandeburgo. Dal Pd nazionale invece, silenzio.