il manifesto 21.10.18
Potere al popolo in assemblea a Roma: i portavoce scelti dal voto via web
Cantieri della sinistra. Più di 500 i tavoli tematici, stamani la plenaria. In ballo lo strappo finale con Rifondazione
di Adriana Pollice
È
cominciata ieri a Roma l’assemblea nazionale di Potere al popolo (che
si concluderà oggi) dopo la campagna di adesioni (oltre 9.300 i
tesserati) e la votazione sullo Statuto terminata con la vittoria del
testo 1 e il conseguente scontro con Rifondazione comunista.
Ieri
mattina hanno partecipato in oltre 500 ai tavoli tematici su ambiente e
territorio; mutualismo, accoglienza, immigrazione, sicurezza; lavoro e
redistribuzione della ricchezza; Unione europea, guerra,
internazionalismo; questioni di genere, laicità e diritti. Si tratta
della terza tappa di un lavoro cominciato alla scorsa assemblea
nazionale di Napoli a maggio e proseguito poi durante il «Potere al
popolo Camp» a Marina di Grosseto ad agosto. Lo scopo è individuare
pratiche e mobilitazioni comuni sul territorio nazionale «contro il
governo dell’odio».
Stamattina, a partire dalle 10 al Teatro
Italia, ci sarà invece l’assemblea plenaria di Pap: si discuterà dei
temi politici sul tavolo, a partire dall’attacco al modello Riace e a
Mimmo Lucano da parte dell’esecutivo verdegiallo, alla manovra
finanziaria e al ricatto dello spread. Ma si discuterà anche delle
prossime elezioni europee: sarà infatti dalla base che dovranno arrivare
«le proposte da confrontare con altre realtà politiche a livello
europeo per decidere poi se e come partecipare alla campagna
elettorale».
Ci sarà anche spazio per un confronto su come strutturare Pap come soggetto politico.
Domenica
scorsa il coordinamento nazionale ha ratificato l’adozione dello
Statuto 1 (28 favorevoli, 3 contrari e un astenuto) votato sulla
piattaforma online tra le proteste di Rifondazione, che di nuovo
domenica ha chiesto di azzerare tutto e ricominciare la discussione
daccapo. Rigettata la proposta del Prc, lo statuto è stato adottato in
forma sperimentale per essere poi sottoposto alla verifica degli
aderenti e delle assemblee territoriali entro ottobre del 2019.
Oggi
ci sarà la presentazione dei candidati al coordinamento nazionale e ai
ruoli di portavoce, che verranno poi selezionati attraverso la
piattaforma e le assemblee territoriali, di cui pure verrà discussa
l’organizzazione. Resta da verificare se Rifondazione parteciperà o se
si andrà verso una rottura traumatica, che lascerebbe aperti molti nodi a
partire dal tesseramento. Sul sito di Pap c’è l’invito «a non
partecipare a polemiche sui social e a restare concentrati sugli
obbiettivi».