Il Fatto 27.10.18
Crisi, la ricetta Varoufakis
“L’Italia
non ha bisogno di una triste lista Frankenstein che metta assieme le
parti morte di quella che una volta era la gloriosa sinistra italiana”,
ha spiegato Yanis Varoufakis davanti ai giornalisti della stampa estera a
Roma dove l’ex ministro delle Finanze greco è arrivato per presentare
il programma della coalizione paneuropea “Primavera Europea” in vista
del voto del maggio 2019. Varoufakis, che si presenterà alle Europee in
Germania, è dal 2016 leader di DiEM25, movimento politico
transnazionale. Secondo l’economista greco, l’Italia è il “ground zero
della crisi europea”, ma ritiene che per uscire dal lungo inverno
economico e dare inizio alla primavera dell’Unione le ricette del
governo Salvimaio siano sbagliate. “Il problema non è il deficit al
2,4%, ma le misure per stimolare la crescita del governo che non sono
adeguate. La cancellazione del taglio proposto da Salvini per l’aliquota
fiscale più alta non farà ripartire l’economia, ma favorisce i ricchi”.
Tra le misure indispensabili c’è invece il reddito di cittadinanza, ma
non come quello del M5S giudicato “insufficiente”. “La chiave per la
ripresa è aumentare gli investimenti verdi in Italia al 5% del Pil” con
un meccanismo per il quale “la Banca d’investimenti Ue emette ogni anno,
per almeno 5 anni, bond per 500 miliardi di euro, che la Bce acquista
ogniqualvolta i tassi di interesse salgono al di sopra di una soglia”.
Fino a quando il Consiglio dell’Ue non sarà d’accordo su quest’ultimo
punto, “l’Italia aumenterà gli investimenti pubblici per compensare fino
al raggiungimento del limite del 3% fissato a Maastricht”.