Il Fatto 21.10.18
“Trump come Hitler e Salvini bigotto”: Moore ne ha per tutti
di Federico Pontiggia
“Salvini?
Razzista e bigotto”. J’accuse firmato Michael Moore, che torna ai
vertici della propria arte, e della propria vis politica, con il
documentario Fahrenheit 11/9, alla Festa di Roma e in sala dal 22 al 24
ottobre. Dopo l’11 settembre di Fahrenheit 9/11, il regista di Flint,
Michigan, inverte i numeri, e trova un’altra data capitale per la storia
e la democrazia a stelle & strisce: il 9 novembre 2016 in cui
Donald J. Trump è divenuto il 45esimo presidente degli Stati Uniti.
Non
risparmia nessuno, da The Donald, che paragona a Hitler, alla rivale
Hillary Clinton, da Barack Obama, reo di aver tradito la sua Flint,
all’establishment democratico, tenendo però una porta aperta alla
speranza, incarnata dai ragazzi di Parkland e dai candidati espressione
della società civile: “Due terzi degli elettori oggi sono donne,
giovani, di colore, loro porteranno i cambiamenti. Sono gli ultimi
giorni del dinosauro morente, l’uomo bianco che ha sempre preso le
decisioni nel nostro Paese”.
Mutatis mutandis, richiesto del
perché l’attuale governo giallo-verde abbia largo consenso nonostante
gli errori commessi, Moore risponde: “Sono qui da cinque giorni, ho
visto tanta della vostra tv. Gli italiani vedono Salvini, Di Maio e li
trovano divertenti, ma non c’è nulla di divertente”.
Le
responsabilità sono diffuse: “La sinistra ha lasciato avvenisse tutto
questo, ha pensato che per vincere dovesse smettere di essere sinistra e
farsi centro-qualcosa. L’Unità nel 1990 diffondeva un milione di copie,
oggi non esiste più: la sinistra deve decidere quel che vuole essere,
deve riappropriarsi del proprio partito”. Perché i rischi, qui come
negli States, sono sensibili: “La democrazia non ha meccanismi di
autocorrezione, a differenza delle automobili moderne: Salvini può
prenderne la guida e farla precipitare dalla scogliera. Questi
potrebbero essere gli ultimi giorni della democrazia per come la
conosciamo”. E affonda, ancora sul ministro dell’Interno: “Bisogna
smettere di essere carini nei confronti di Salvini, è un bigotto,
contrario al matrimonio tra omosessuali. Deve capire che è amore, a
prescindere da chi si ama”.