martedì 9 ottobre 2018

Corriere 9.10.18
It Will Be Chaos - Sarà il caos
Il documentario sui migranti in equilibrio tra racconto e attualità
di Aldo Grasso


Che ci sia il caos, non ci sono dubbi. «Se qualcuno, a Berlino o a Bruxelles, pensa di scaricare in Italia decine di immigrati con dei voli charter non autorizzati, sappia che non c’è e non ci sarà nessun aeroporto disponibile». Così Matteo Salvini, che ha anche pensato a nuovi accordi di espulsione e rimpatrio.
In questo caos, scorrono le immagini del documentario di Lorena Luciano e Filippo Piscopo che, partendo dal tragico naufragio dell’ottobre 2013 in cui annegarono 367 persone, racconta il cammino della speranza di migliaia di persone in fuga da guerre e dittature.
It Will Be Chaos - Sarà il caos (2018) è prodotto da Hbo e cerca di affrontare la complessità dei risvolti umani e sociali della crisi migratoria nel Mediterraneo (Sky Atlantic, domenica, ore 21.15).
Indubbiamente, la parte più riuscita è il racconto parallelo di Aregai e di Wael, una sorta di road-movie. Aregai è eritreo, è uno dei pochi sopravvissuti al naufragio del 2013, voleva andare nel Nord dell’Europa. Lo hanno salvato alcuni pescatori di Lampedusa e per molto tempo è passato da un centro di detenzione all’altro, senza sapere cosa fare e dove andare, tra carte bollate e non poche incomprensioni.
Wael, invece, è fuggito con la sua famiglia dalla Siria. Da Smirne, in Turchia, Wael, la moglie e i quattro figli piccoli hanno cercato di attraversare l’intero corridoio Balcanico. Un’odissea che, dopo 7 Paesi, 24 giorni di fame, ansia, e pericoli costanti, si è conclusa in Germania, dove il fuggiasco ha ritrovato suo fratello Thair. Poco dopo l’Europa chiuderà i confini e migliaia di migranti rimarranno abbandonati in Turchia. Quando It Will Be Chaos - Sarà il caos rinuncia al racconto per cercare di ricostruire la cornice dell’incombente disordine è molto meno efficace e tutta la parte sul sindaco di Riace è purtroppo «disturbata» da quanto sta accadendo in questi giorni.