venerdì 5 ottobre 2018

Corriere 5.10.18
Alda Merini e la «follia benefica»
di Ida Bozzi

«Ci siamo nutriti ancor di più del nettare soave della follia, che partorisce arte. La nostra follia è benefica al genere umano». E ancora: «Pulizie etniche, campi di concentramento, fosse comuni! Stupri. Disperazione. Noi tutti dove eravamo?».
Sono parole di Alda Merini, brani inediti sugli argomenti più vari, che compaiono nel volume L’altra faccia della luce. Favole inquiete: dialogo tra Sabatino Scia e Alda Merini (con la prefazione di Mario Luzi, Europa edizioni, pp. 98, e 14), che si presenterà oggi a Milano. Nel libro, lo scrittore Scia ha raccolto le proprie favole e i «commenti» dell’amica Merini. Ne risulta un dialogo intrecciato tra i due autori, a partire dagli argomenti fiabeschi: le narrazioni di Scia, parabole popolate di animali che come gli umani intrecciano legami ma anche inganni e ferocia, diventano per la poetessa l’occasione per raccontarsi, ricordare le sofferenze, i «dottori», i «matti», le passioni, la fede. Ma anche per illustrare la sua visione del mondo e della natura umana.
Ne parleranno oggi lo stesso Scia e gli ospiti alla presentazione del volume, che sarà anche un momento di ricordo della poetessa: l’incontro si terrà alla milanese Casa delle arti - Spazio Alda Merini (alle ore 18, in via Magolfa 32), e con l’autore interverranno Arnoldo Mosca Mondadori, Andrea G. Pinketts e Francesco D’Episcopo.