venerdì 5 ottobre 2018

Corriere 5.10.18
Trump conquista i sindacati Usa
di Massimo Gaggi


Il nuovo patto commerciale Usa-Messico-Canada piace agli imprenditori americani e ai mercati, ma piace anche ai sindacati: quelli americani danno atto alla Casa Bianca di aver negoziato un accordo migliorativo per i lavoratori rispetto a quello del 1994. La federazione Afl-Cio — storico motore delle campagne elettorali del partito democratico — e i suoi Teamsters dello spregiudicato Jim Hoffa, non sono arrivati fino al punto di aderire in modo formale all’Usmca. Ma danno atto ai negoziatori di aver chiesto e ottenuto molto per i lavoratori. Trump naviga sicuramente in acque difficili a un mese dal voto di mid term per l’impopolarità di molte politiche, passi falsi, qualche scandalo. E la battaglia per Kavanaugh non aiuta, anche se compatta il suo elettorato. Ma sull’economia beneficia di una congiuntura positiva, disoccupazione ai minimi, mercati azionari da record. E la stretta sui rapporti commerciali con l’uso brutale della forza del mercato Usa, il più grande del mondo, se fa crollare la popolarità dell’America davanti alle nazioni più deboli, comincia a piacere alle imprese, fin qui preoccupate dal protezionismo di Trump. Consensi che ora si estendono anche al mondo del lavoro. Sorpresa perché l’arcigno negoziatore di Trump, Robert Lighthizer, ha imposto norme di tutela con un vigore che i governi precedenti, Obama compreso, non avevano avuto: salari minimi più alti, tutela del diritto di sciopero e del diritto dei sindacati di entrare in fabbrica (spesso negato in Messico e non solo), perfino norme per proteggere i lavoratori immigrati e le donne. La differenza dal Nafta è anche questa: nel ‘94 il patto liberista fece crescere l’attività economica, ma, privo di sanzioni per la violazione dei diritti dei dipendenti, finì per produrre una concorrenza al ribasso sul costo del lavoro: sviluppo a caro prezzo per la classe operaia. Negoziando con gli altri partner nordamericani, Lighthizer non aveva certo l’obiettivo prioritario di proteggere immigrati e sindacati Usa: ma è questo l’effetto delle norme che ha imposto per frenare la concorrenza sleale del Messico fatta di bassi salari, boicottaggio delle unions e anche di sfruttamento di donne e lavoratori provenienti da altri Paesi del Centro America. Il nuovo patto, che riporterà alcune produzioni industriali negli Usa, peserà sulle elezioni di novembre: molti americani votano pensando soprattutto all’economia.