Corriere 3.10.18
L’inchiesta le carte
«Gestione opaca dei fondi e matrimoni combinati Ma non voleva arricchirsi»
di Fiorenza Sarzanini
Il giudice: scappatoie per aiutare gli ingressi illegali
Roma
«Io sono un fuorilegge... proprio per disattendere queste leggi balorde
vado contro la legge... la legge sull’immigrazione è una legge che
presenta tantissime lacune e tante interpretazioni... Uno può cercare
quelle più restrittive se la sua indole ... e può cercare quelle più
elastiche se tu condividi, se non sei d’accordo con quella legge, c’è un
livello di interpretazione». È il 22 luglio 2017. Mentre sta
organizzando un finto matrimonio per Joy, ragazza straniera che vive a
Riace, il sindaco Domenico Lucano parla con la responsabile di una
struttura di accoglienza e le spiega che ha deciso di aiutare la ragazza
ad avere il permesso di soggiorno facendola sposare con un anziano
paesano.
Il malcostume
Sono le intercettazioni ambientali e
le testimonianze a raccontare il «sistema Riace». Il giudice sottolinea
come «Lucano vive oltre le regole, che ritiene di poter impunemente
violare nell’ottica del “fine che giustifica i mezzi”». Nell’ordinanza
di cattura parla di «comportamenti di estrema superficialità e diffuso
malcostume», ma evidenzia che «non c’è stato alcun vantaggio
patrimoniale» né per Lucano né per gli «enti attuatori». E così spiega
la decisione di ordinare l’arresto: «La gestione quantomeno opaca e
discutibile dei fondi destinati all’accoglienza di cittadini
extracomunitari tratteggia il Lucano come soggetto avvezzo a muoversi
sul confine (invero sottile in tali materie) tra lecito ed illecito...
Appare evidente che l’incarico attualmente ricoperto e la copiosa
presenza di stranieri sul territorio riacese potrebbero costituire
occasioni propizie per l’adozione di atti amministrativi volutamente
viziati o per la proposizione a soggetti extracomunitari di facili ed
illegali scappatoie per ottenere l’ingresso in Italia».
I finti matrimoni
Sono
tre i matrimoni che Lucano combina. Uno lo fa per assecondare la
richiesta della compagna etiope Lemlen Tesfahun(anche lei agli arresti)
che progetta di sposare suo fratello pur di farlo arrivare in Calabria e
non riesce soltanto perché il giovane nel frattempo è stato arrestato. I
dettagli li racconta nel luglio 2017 mentre si trova nell’associazione
«Città Futura».
Lucano: questa ragazza nigeriana è stata diniegata
tre volte, per cui con il nuovo decreto Minniti deve andare via l’unica
possibilità per rimanere era quella di sposarsi con un cittadino ...
questo qua si chiama Giosi. Mi ha chiamato la sorella, non è tanto...
poverino, anzi devo dire la verità ha votato per me... mi sono
barattato... l’unica cosa ... mi ha detto così io ti voglio votare però
mi devi trovare una fidanzata... Abbiamo fatto un altro matrimonio con
la consapevolezza che un’altra ragazza anche lei nigeriana, che si
chiama Stella, si è sposata con uno che si chiama Nazareno, Stella è una
bella ragazza, lui è piccolino così, mai avuto donne...
Donna: quindi quando fate questi matrimoni tra giovani e vecchi? L’altro è...
Lucano:
addirittura Daniela... questa Daniela Maggiulli... voleva sposarsi lei
con un matrimonio tra donne, però poi abbiamo visto che praticamente
Sara non era di questo progetto di Riace, Daniela le ha dato un
passaggio quando faceva la prostituta, l’ha recuperata e poi le abbiamo
dato una casa, non c’entra con lo Sprar, l’abbiamo presa dalla strada e
ora le volevamo risolvere anche questo problema, però poi abbiamo visto
che se sono due donne o due uomini non vale ai fini del permesso di
soggiorno... perché per me era bello come sindaco fare il primo
matrimonio tra due donne...
«Ti cacciano, capito?»
Nel
luglio di un anno fa, quando entra in vigore il decreto firmato dal
ministro dell’Interno Marco Minniti il sindaco parla con le ragazze
straniere.
Lucano: ti cacciano dall’Italia adesso, tu capisci l’italiano?
Joy: si
Lucano:
Stella si è sposata, perché diniegata, perché in Nigeria li stanno
diniegando tutti... no no no la commissione, una volta, due volte ...
adesso con il governo nuovo c’è uno che si chiama Minniti, una brutta
persona, vi mandano via, vi cacciano... hai capito?