Corriere 25.10.18
Domani con Amato e Napolitano
Incontro a Roma per ricordare Alfredo Reichlin
di Antonio Carioti
Ci
sarà anche l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al
seminario di studi Alfredo Reichlin tra storia e futuro che l’Istituto
dell’Enciclopedia italiana Treccani organizza domani a Roma per
ricordare il dirigente comunista (poi del Pds, dei Ds e del Pd)
scomparso il 21 marzo dello scorso anno. D’altronde Napolitano e
Reichlin, coetanei ed entrambi intellettuali di origine borghese, si
possono considerare, anche se collocati su posizioni politiche diverse,
due figure emblematiche del «partito nuovo» che il leader comunista
Palmiro Togliatti volle costruire dopo la Liberazione, superando la
visione chiusa e settaria ereditata dalla scissione di Livorno del 1921 e
aprendo il Pci quanto più era possibile ad apporti di ambienti diversi
dalla classe operaia che costituiva pur sempre il suo referente
principale nella società italiana.
Appunto dagli anni del
dopoguerra, che videro Reichlin, ex combattente partigiano nei Gap di
Roma, impegnato nella vita politica della capitale, partono le relazioni
iniziali di Mariuccia Salvati e Claudio Natoli che aprono il convegno,
in programma dalle ore 10 alle 19 alla Sala Igea del Palazzo Mattei di
Paganica, sotto la presidenza di Giuliano Amato, con testimonianze
(oltre che di Napolitano) di Emanuele Macaluso, Paolo Franchi, Claudio
Petruccioli.
Si parlerà poi dell’esperienza di Reichlin come
segretario del Pci in Puglia, con le relazioni di Giuseppe Vacca e di
Luigi Masella, e della sua attività di partito (fu anche direttore di
«Rinascita» e dell’«Unità») con gli interventi di Alexander Höbel ed
Ermanno Taviani.
Quindi, nella sessione pomeridiana, verrà
approfondito il ruolo di Reichlin nei diversi passaggi che, dopo la
caduta del Muro di Berlino nel novembre 1989, portarono dal Pci al Pds e
poi al Pd: se ne occupano Roberto Gualtieri, Silvio Pons, Gregorio
Sorgonà e Marco Di Maggio.
Sull’elaborazione di Reichlin in campo
economico e sociale, che lo vide tra i più attenti osservatori delle
trasformazioni vissute dall’Italia, s’incentrano le relazioni di
Giuliano Amato, Salvatore Biasco e Pierluigi Ciocca. È prevista poi la
proiezione di un brano dal video dello spettacolo di Luca Ronconi Il
silenzio dei comunisti. Conclude i lavori del seminario un intervento di
Franco Marcoaldi.