Corriere 10.10.18
«Questo è il tempo del coraggio»
Chimamanda Ngozi Adichie alla Buchmesse: al mondo serve una voce nuova
Francoforte Al via la 70ª edizione della fiera del libro tedesca. Presenti più di 7.100 espositori da oltre 100 Paesi
dalla nostra inviata Alessia Rastelli
FRANCOFORTE
«Questo è il tempo del coraggio. Di dire che una bugia è una bugia, di
sapere che cosa è vero e cosa no. Ed è anche il tempo di una nuova
narrazione, che rappresenti la diversità delle voci. E non perché siamo
politicamente corretti, ma perché vogliamo essere accurati,
rappresentare la realtà nella sua complessità». La scrittrice nigeriana
Chimamanda Ngozi Adichie apre nel nuovo spazio del Frankfurt Pavilion,
nel cuore della fiera, la settantesima Buchmesse.
L’autrice di
Americanah (2013) e di Dovremmo essere tutti femministi (2014, editi
entrambi in Italia da Einaudi), che ha fatto dell’affermazione
dell’identità di genere e di quella razziale la sua battaglia, è la
testimonial perfetta della rassegna che apre oggi e che cade anche nel
settantesimo anniversario (il 10 dicembre) della Dichiarazione
universale dei diritti dell’uomo. Oltre a essere la più importante fiera
per i diritti, la Buchmesse mostra di voler rafforzare — ora che le
trattative avvengono spesso online — il ruolo di attore culturale e
civile. Specie in tempi di nuovi populismi e fake news, ripetono Juergen
Boos, direttore della Buchmesse e Heinrich Riethmüller, alla guida
dell’Associazione degli editori e librai tedeschi.
Chimamanda sale
sul palco proprio con Boos e Riethmüller. E parte da aneddoti
biografici: «Sono nata cattolica, poi però quando da adulta sono tornata
in chiesa non volevano farmi entrare perché avevo le braccia scoperte».
Già lì capii, dice, che «gli uomini hanno bisogno di controllare le
donne». Poi, ancora dalla sua storia personale: «Quando sono andata a
studiare negli Stati Uniti ho capito che esisteva un’altra categoria,
essere neri». Su entrambi i fronti, dice, «non possiamo restare in
silenzio», ed è a questo punto che sottolinea l’esigenza di un nuovo
storytelling. Non si sente un’attivista, dice, distingue sé stessa in
quanto cittadina e in quanto scrittrice. Ma «la letteratura può parlare
di politica. Da sola non sempre basta, ma ne abbiamo comunque bisogno:
un’esigenza emotiva, ancor prima che strettamente politica».
L’inaugurazione
Che
sia il tempo del coraggio lo dice anche Federica Mogherini, Alto
rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri, invitata a
inaugurare la Buchmesse. «Abbiamo ricevuto dai nostri antenati una
grande eredità culturale, ma il futuro va costruito», osserva. E torna
sul tema dell’identità, quella europea, fatta di «unità nella
differenza». Secondo Mogherini un’idea per promuovere la comune eredità
del Vecchio Continente «potrebbero essere istituti della cultura europea
nel mondo». Nella cerimonia il direttore Boss sottolinea che «la
Buchmesse è un posto di libertà, che garantisce il pluralismo».
Un’implicita risposta forse alle polemiche, riemerse sulla stampa
tedesca, per l’apertura a editori di estrema destra.
All’inaugurazione
partecipa anche Mamuka Bakhtadze, primo ministro della Georgia, Paese
ospite della fiera 2018, che accoglie più di 7.100 espositori da oltre
100 Paesi.
Oggi si inaugura, alla presenza del ministro Alberto
Bonisoli, lo Spazio Italia, stand del nostro Paese, da cui arrivano 249
editori. Assegnato invece ieri il premio Deutscher Buchpreis per il
miglior libro tedesco, andato per la prima volta a una donna:
Inger-Maria Mahlke per il romanzo Archipel (Rowohlt).
Gli scambi
L’area
della Buchmesse per lo scambio dei diritti apre oggi. Ma già ieri,
all’hotel Frankfurter Hof, si stringevano accordi. Per ora non c’è un
titolo che si staglia, ma diversi che suscitano attenzione. Emergono la
saggistica e la narrativa che attinge dall’attualità o dalla storia. Ad
esempio il thriller The Kingfisher Secret, in cui sono ritracciabili le
relazioni tra Trump e Putin, acquistato da Longanesi e già titolo caldo
della fiera. Autore: uno scrittore americano che mantiene l’anonimato.
«Il fatto che non ci sia un unico titolo che spicca rende migliore la
fiera», nota la scout Catherine Eccles, alla guida dell’agenzia Eccles
Fisher Associates, con sede a Londra. I titoli che stanno suscitando più
movimento sono, secondo la scout, alcuni romanzi di esordienti: Ça
Raconte Sarah di Pauline Delabroy-Allard e La hija española di Karina
Sainz Borgo, acquistato da Einaudi Stile libero.
Non solo: anche
Poverty Safari del rapper Darren McGarvey. Va forte l’italiana Viola
Ardone con I treni dei bambini, non ancora uscito e curato dall’agenzia
Alferjprestia, che si candida a essere uno dei più contesi, già
acquistato da Einaudi Stile libero. Il romanzo parte dalla storia del
’900: dai periodi che i bambini del Sud trascorrevano in una famiglia
del Nord, via Pci, per strapparli alla povertà.
Gli italiani
La
Buchmesse 2018 è la prima della casa editrice Solferino. «Il mercato
internazionale dei diritti ci ha accolto con grande attenzione e
curiosità», dice Giovanna Canton, editor della narrativa e saggistica
straniere. «Sono state notate le acquisizioni di grandi autori
giornalisti: Farrow, Altan, Kakutani, che si completano con la recente
operazione Woodward. È un filone che vogliamo perseguire con forza. Ma
siamo orgogliosi anche delle acquisizioni di questi giorni nella
narrativa straniera, in particolare de La vraie vie di Adeline
Diuedonné, prima in Francia, che ha venduto 100 mila copie in 4
settimane». Tra le acquisizioni recenti di Solferino anche Where the
Craw- dads sing dell’americana Delia Owens, nella classifica del «New
York Times».
Conferma l’interesse per Ardone e Sainz Borgo, la
scout, scrittrice e giornalista, Cristina De Stefano (libro più recente:
Scandalose. Vite di donne libere, Bur). E cita tra i titoli più
gettonati Addio ai fantasmi di Nadia Terranova (Einaudi Stile libero), M
di Antonio Scurati (Bompiani), L’incredibile viaggio delle piante di
Stefano Mancuso (Laterza).
«Abbiamo venduto a Mondadori il nuovo
thriller di Thomas Harris, autore della saga di Hannibal Lecter», fa
sapere Marco Vigevani, agente pure di M e The Kingfisher Secret.
Divorare il cielo di Paolo Giordano (Einaudi) è stato venduto in 11
Paesi e vanno forte The Game di Alessandro Baricco (Einaudi Stile
libero) e Senza mai arrivare in cima. Viaggio in Himalaya di Paolo
Cognetti che uscirà per Einaudi il 6 novembre.