Repubblica 3.9.18
Il rapporto Unhcr
"Nel Mediterraneo muore un profugo su 18"
di a.z.
Gli sbarchi sono in forte calo ma il numero delle vittime è in crescita Il tasso di mortalità è più che raddoppiato
Il
rischio di morte durante le traversate nel Mediterraneo è in continua
crescita: muore un migrante su 18, una percentuale più che raddoppiata
visto che nel 2017 il tasso di mortalità era di una persona su 42. Sono
le cifre del nuovo rapporto di Unhcr secondo cui, nei primi otto mesi
dell’anno sono 1.600 le persone che hanno perso la vita o risultano
disperse lungo la rotta del Mediterraneo. Dunque ad una forte
diminuzione ( oltre l’ 80 per cento) di chi arriva in Europa corrisponde
un’allarmante crescita del tasso di mortalità.
Il rapporto "
Desperate journeys" analizza anche tempi e rotte che confermano come il
Mediterraneo, con una drastica riduzione del dispositivo di soccorso
prima formato dalle navi umanitarie e dai mezzi militari italiani ed
europei in posizione più avanzata rispetto alla Libia, sia ormai un mare
pericolosissimo. Dei dieci naufragi di cui si ha notizia, sette sono
avvenuti da giugno a oggi, dunque nei mesi in cui la stretta del governo
italiano ha di fatto lasciata sguarnita la rotta più battuta dalla
Libia verso l’Italia.
Ma rischiosa è diventata anche la tratta più
breve, dal Marocco alla Spagna, su cui i trafficanti hanno spostato
parte dei loro flussi: qui dall’inizio dell’anno a oggi sono morte 300
persone contro le 200 dello scorso anno, portando il tasso di mortalità
ad una persona su 14 di quelle che intraprendono il viaggio.
Quasi
raddoppiati anche i migranti morti sulle rotte terrestri, in Europa o
ai confini, passati da 45 a 78. « Il rapporto conferma ancora una volta
come la traversata del Mediterraneo sia tra le più rischiose al mondo —
dice Pascale Moreau, Direttrice dell’Ufficio Unhcr per l’Europa — Il
calo di persone che arrivano sulle coste europee non è più un test per
stabilire se l’Europa possa gestire tali flussi, ma per capire se sia in
grado di fare appello a quel senso di umanità necessario a salvare vite
umane » . All’Europa l’Unhcr chiede di favorire l’accesso a percorsi
legali per i rifugiati, attraverso l’aumento dei posti di reinsediamento
e la rimozione degli ostacoli al ricongiungimento familiare, che
contribuiscono a fornire alternative a tragitti potenzialmente mortali.
Prendendo
atto delle misure adottate da alcuni Paesi per impedire l’ingresso di
rifugiati e migranti, il rapporto esorta a garantire a coloro che
cercano protezione internazionale un accesso tempestivo alle procedure
di asilo e invita a rafforzare i meccanismi di protezione nel caso di
minori che viaggiano da soli e sono in cerca di asilo.