Repubblica 3.9.18
Il dossier
Viganò lancia nuove accuse "Dal Papa menzogne su di me"
di P.R.
Un
secondo attacco, ancora una volta diffuso attraverso un sito
conservatore americano. Dopo le accuse lanciate contro Francesco — e la
richiesta di dimissioni — per aver ignorato la doppia vita del cardinale
Theodore McCarrick che ebbe rapporti omosessuali con seminaristi, l’ex
nunzio a Washington Carlo Maria Viganò torna di nuovo sul piede di
guerra. Sul sito Lifesitenews, infatti, rivela i dettagli relativi
all’incontro avvenuto nel 2015 negli Stati Uniti tra Bergoglio e Kim
Davis, l’impiegata pubblica del Kentucky che divenne un’icona di
ambienti conservatori per essersi rifiutata di rilasciare licenze
matrimoniali a coppie dello stesso sesso. Davis trascorse cinque giorni
in carcere per non avere obbedito a un ordine del tribunale che le
intimava di rilasciare le licenze, sostenendo che ciò andava contro le
sue convinzioni religiose. L’ex nunzio, dopo aver letto un articolo del
New York Times nel quale Juan Carlos Cruz, vittima cilena di abusi
sessuali, afferma che il Papa «gli raccontò che Viganò quasi sabotò la
visita negli Usa, facendogli incontrare forzatamente la Davis » , ha
voluto dire la sua. Cruz lo accusa esplicitamente e cita il Papa: « Non
sapevo chi fosse quella donna e (l’arcivescovo Viganò) la fece
intrufolare per salutarmi e ne nacque un polverone » , scrive. E ancora:
«Ne fui inorridito e licenziai quel nunzio » . Ribatte, invece, Viganò
su Lifesitenews: «Di fronte a tale affermazione del Papa mi vedo
obbligato a raccontare come i fatti si sono realmente svolti. Uno dei
due mente: Cruz o il Papa? Quello che è certo è che il Papa sapeva
benissimo chi fosse la Davis, e lui e i suoi stretti collaboratori
avevano approvato l’udienza privata. Si può verificare chiedendo ai
prelati Becciu, Gallagher e Parolin, nonché al Papa stesso. È comunque
evidente che Francesco ha voluto nascondere l’udienza privata con la
prima cittadina americana condannata e imprigionata per obiezione di
coscienza » , dice Viganò.
L’ex diplomatico vaticano risponde
anche a un video del Catholic News Service che mostra Mc-Carrick durante
una visita a Roma, nel 2012, mentre incontra Benedetto XVI. Nelle
immagini l’ex cardinale appare a suo agio, per nulla intimorito dalle
sanzioni dategli dall’allora Papa. Ma, si rivolge Viganò a chi ha
pubblicato il video, « riesce a immaginare Benedetto così mite che
chiede al cardinale: "Cosa stai facendo qui?"». In sostanza, per Viganò,
Ratzinger non voleva umiliare pubblicamente il cardinale. E a un altro
video che mostra Viganò insieme a Mc-Carrick, dopo aver spiegato che non
aveva potuto rinunciare all’evento, dice: « Non potevo certo dire:
"Cosa stai facendo qui?"».
Intanto Francesco mantiene il silenzio.
La linea è la stessa abbracciata dalla curia romana. Bergoglio, del
resto, anche a Buenos Aires subì accuse da ambienti conservatori legati a
Roma, ma non rispose. Fonti consultate da Repubblica spiegano in ogni
caso che dalla Santa Sede nei prossimi giorni potrebbe arrivare una
prima replica.