giovedì 27 settembre 2018

Micaela Quintavalle
Corriere 27.9.18
Denunciò Atac per i bus a fuoco «Molto delusa dalla sindaca»
di Andrea Arzilli


Prima sospesa da Atac per un’intervista-denuncia sulla mancata manutenzione che porta i bus della Capitale ad incendiarsi, poi, 128 giorni dopo, la lettera di licenziamento.
Micaela Quintavalle (38 anni, sindacalista), è proprio finita con Atac?
«Sì, la lettera è arrivata e ho già ridato la tessera di servizio. Quindi, dopo 11 anni, dovrò farmi l’abbonamento per andare alla facoltà di Medicina».
Amarezza?
«Tantissima. Potrei continuare a lavorare come Ncc (noleggio con conducente, ndr), ma penso di smettere: se non è Atac non voglio più fare l’autista. In passato ho lavorato con turisti e politici. Ma senza una missione sociale, come portare anziani e disabili, sarebbe doloroso ricominciare. Resto nel sindacato. E ora, da non dipendente, con mani ancora più libere».
Non farà la psichiatra?
«Sì, l’alternativa più importante è quella. C’è anche quella più aleatoria, della politica, anche se non mi sento rappresentata».
Due anni fa però si spese per Virginia Raggi.
«Certo. Ma allora fu una leggerezza e, da cittadina, dissi di votare M5S. Però quando hanno fatto errori li ho attaccati come il Pd».
Il suo caso è un errore?
«Mi piacerebbe pensare che sia io il problema e che da domani i bus non si incendieranno più».
E qual è il problema?
«Il servizio, che per i cittadini è terribile. Poi c’è la Procura che dice che i bus vanno a fuoco per assenza di manutenzione».
Lo denunciava pure lei.
«La Procura lo ha detto esattamente una settimana dopo. Avevo messo in conto il licenziamento, ma il cuore mi diceva di andare avanti. Atac invece di annientare chi denuncia, dovrebbe condividere le preoccupa-zioni dei suoi utenti».
È delusa?
«Sì, ma non perché mi hanno licenziata. Dico che Raggi in Atac ha solo peggiorato le cose, perché non si è affidata a chi ne sapeva più di lei».
E il cambiamento?
«In peggio. Nei due anni di giunta Raggi il servizio è peggiorato, così come la manutenzione. Ma la cosa che ha deluso tutti, e che nessuno dice, è che hanno confermato ai vertici le persone che hanno portato Atac in rosso di 1,3 miliardi. Potevano fare molto e non hanno fatto niente».