La Stampa 26.9.18
Austria
La censura dell’ultradestra
“Basta notizie ai media critici”
di Walter Rauhe
Niente
più comunicati stampa e informazioni ai media critici. La mail inviata
dal portavoce del ministro degli Interni austriaco e rappresentante del
partito di estrema destra della Fpö alla polizia ha scatenato a Vienna
un putiferio. Il braccio destro del ministro Herbert Kickl aveva dato
indicazioni alle forze dell’ordine di ridurre al minimo le informazioni
da fornire a organi di stampa rivelatisi critici nei confronti del
lavoro del ministero degli Interni. Nella missiva il portavoce di Kickl
ha anche elencato i media da boicottare, come ad esempio il quotidiano
Der Standard, il tabloid popolare Kurier o il settimanale Falter. Queste
testate gli organi di sicurezza dovrebbero, secondo la volontà del
Ministero degli Interni, ottenere solo i comunicati stampa ufficiali ma
essere esclusi da seminari di approfondimenti su specifici temi, viaggi
di lavoro e coperture esclusive di eventi e fatti di cronaca.
Il cancelliere Kurz: “E’ inaccettabile”
Un
palese invito alla censura e al boicottaggio di organi di stampa
critici oltre che una limitazione della libertà di stampa. Il discusso
ministro degli Interni austriaco, al centro da tempo di forti polemiche
per le sue posizioni autoritarie e oltranziste (è lui l’artefice della
proposta di doppia-cittadinanza per i cittadini dell’Alto Adige e
sostenitori dell’invio di soldati al confine del Brennero) ha superato
in questo caso la «linea rossa» tracciata dal cancelliere austriaco
Sebastian Kurz, popolare, per l’alleato di governo dell’ultra destra.
«Ogni limitazione della libertà di stampa è inaccettabile. I partiti, le
istituzioni del governo e le organizzazioni pubbliche hanno un’alta
responsabilità per garantire e salvaguardare un giornalismo libero e
indipendente nel nostro Paese», ha messo in chiaro il cancelliere
austriaco dopo che diversi organi di stampa avevano diffuso il contenuto
della e-mail al centro delle polemiche.
Nella sua nota di 4
pagine inviata alle centrali della polizia, il portavoce del ministro
degli Interni non si è limitato a invitare al boicottaggio dei media più
critici, ma ha anche elencato un vademecum su come mettere in risalto i
delitti e crimini commessi da cittadini stranieri e profughi nel Paese.
I responsabili delle forze dell’ordine sono stati così sollecitati a
indicare e mettere in risalto la nazionalità degli autori di stupri,
molestie sessuali e rapine dando più spazio ai loro reati rispetto a
quelli commessi da cittadini austriaci.