mercoledì 26 settembre 2018

La Stampa 26.9.18
Dispositivo “salva-bebè” obbligatorio da luglio 2019
La legge porta la firma della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni
di Andrea Carugati


Le stime indicano che nel mondo, negli ultimi 20 anni, sono morti almeno 600 bambini dimenticati in auto dai genitori. In Italia una decina di vittime nell’ultimo ventennio, l’ultima una bimba di un anno, a maggio, vicino a Pisa. La causa? Gli esperti la chiamano amnesia dissociativa. Un vuoto di memoria, causato il più delle volte dalla stress o dalla fretta. Tragedie che dal prossimo luglio potranno essere evitate, grazie alla legge approvata ieri in via definitiva dal Senato (con una sola astensione). Dal primo luglio del 2019 le auto che trasportano bambini di età inferiore ai 4 anni dovranno essere equipaggiate con un dispositivo elettronico che segnala la presenza dei bimbi sui seggiolini. Il provvedimento modifica l’articolo 172 del Codice della strada.
Prevista campagna informativa
In particolare, inserisce tra le fattispecie sanzionate per il mancato uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per i bambini, anche l’assenza di un congegno di allarme. La violazione sarà punita con una multa da 81 a 326 euro e, in caso di recidiva, è prevista la sospensione della patente da 15 giorni a due mesi.
La legge porta la firma della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, visibilmente soddisfatta: «Di tutte le cose che ho fatto nella mia vita politica è forse la più importante. Se alla fine riusciremo con questa norma a salvare un solo bambino sarà valso tutto l’impegno politico che abbiamo alle spalle. Ne valeva la pena». La legge demanda la definizione delle caratteristiche tecnico-costruttive e funzionali del sistema di allarme a un decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che dovrà essere varato entro sessanta giorni. Prevista anche una campagna informativa (che sarà curata dal Mit) sul nuovo obbligo, sulle corrette modalità di utilizzo dei dispositivi e sui rischi derivanti dall’amnesia dissociativa. Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli annuncia che nella legge di Bilancio «stanzieremo le risorse necessarie a prevedere un credito d’imposta che aiuti economicamente le famiglie nell’acquisto di questi dispositivi salva-bebé. Perché è giusto che lo Stato tuteli la sicurezza dei propri cittadini».
Dallo scorso maggio è già in commercio un seggiolino dotato di sensori anti-abbandono collegati allo smartphone dei genitori. Esiste anche un tappetino dotato di sensori che può essere appoggiato sui “vecchi” seggiolini già in uso: si collega via bluetooth agli smartphone dopo aver scaricato un’apposita App. Se il bimbo viene dimenticato in auto, il sistema invia notifiche e sms d’emergenza ai genitori.