lunedì 10 settembre 2018

La Stampa 10.9.18
The Movement, così è nata l’internazionale sovranista
di Andrea Palladino


È nata a Boitsfort, quartiere a sud di Bruxelles, tra ville milionarie e parchi silenziosi, la fondazione europea The Movement che punta a riunire i sovranisti. Nello studio dell’avvocato e politico belga Mischaël Modrikamen, il 9 gennaio del 2017 - quando Steve Bannon era ancora consigliere di Donald Trump - un ristrettissimo gruppo firmava l’atto costitutivo. Tutto è rimasto in sonno fino all’estate scorsa, quando lo stratega Usa, definito dal Time «il grande manipolatore», annunciava la nascita del «Movimento». Con un obiettivo in testa: fornire la logistica elettorale, con consulenze di comunicazione, sondaggi e la classica campagna mirata in pieno stile statunitense. In altre parole una sorta di service, pronto all’uso per i partiti sovranisti. Tre giorni fa è arrivata l’adesione di Matteo Salvini, ritenuto il vero protagonista della partita elettorale europea.
The Movement ha una storia ricca di sorprese, in grado di rivelare dettagli ancora inediti della creatura politica di Bannon/Salvini. I soci della fondazione, come risulta dagli atti depositati negli uffici di Bruxelles, sono tre. C’è l’avvocato Modrikamen, che via Twitter ha annunciato l’ingresso del leader leghista nell’organizzazione; c’è la moglie Yasmine Dehaene, segretaria generale del Partito popolare belga, piccola formazione di destra; e c’è la francese Laure Ferrari, già assistente parlamentare del gruppo del Parlamento europeo Efdd (dove siedono anche gli italiani del M5S), finita lo scorso anno sui tabloid inglesi per un presunto legame sentimentale con il leader dello Ukip Nigel Farage. I tre fondatori si conoscevano da anni, con un passato in un altro partito, finito in una brutta storia di accuse di frodi sui fondi del Parlamento europeo.
Il precedente di The Movement si chiamava Adde, acronimo di Alleanza per la democrazia diretta in Europa. Modrikamen era il fondatore e vice presidente, la moglie Dehaene il segretario esecutivo e Ferrari dirigeva la fondazione collegata Institute for Direct Democracy in Europe. Adde, creato con le elezioni del 2014, era iscritto presso il parlamento di Bruxelles come partito europeo, uno status che dava diritto a finanziamenti pubblici. Secondo una nota dell’ufficio di presidenza del Parlamento, Adde ha speso circa 500 mila euro nel 2015 in modo ritenuto «improprio», finanziando iniziative pro Brexit in Gran Bretagna.
L’obiettivo politico di The Movement è dichiarato nello statuto redatto un anno e mezzo fa. Oltre a promuovere «la sovranità delle nazioni, le frontiere nazionali, la lotta contro l’Islam radicale, l’approccio scientifico e non dogmatico dei fenomeni climatici e la difesa di Israele», punta a rappresentare il «legame tra il Movimento iniziato dal presidente Trump in Usa e i cittadini e movimenti politici attivi negli altri Paesi». Mischaël Modrikamen ha chiara la strategia anche verso Est: «La Russia non ha bisogno di nemici, ma di amici. Il tempo del confronto tra Europa e Russia è finito, la divisione non è più tra Est e Ovest, ma con l’Islam radicale».