il manifesto 9.9.18
Tsipras riparte da Salonicco, in corsa contro i sondaggi
Grecia.
«La recessione è alle spalle» e le elezioni alla porte, il premier
presenta i «punti forti» del programma fino al prossimo autunno:
riduzione graduale della tassazione per le imprese e sostegno dei
cittadini a basso reddito per gli affitti
di Teodoro Andreadis Synghellakis, Fabio Veronica Forcella
Il
premier greco Alexis Tsipras ha scelto anche quest’anno Salonicco, per
presentare i “punti forti” del programma del suo governo per i mesi a
venire, sino alle elezioni che, secondo quanto prevede la scadenza
naturale della legislatura, si concluderà nel prossimo autunno.
Il
leader della sinistra greca, ha annunciato la riduzione graduale della
tassazione per le imprese dal 29% al 25% e dell’Iva, il sostegno dei
cittadini a basso reddito per gli affitti, ed anche la riduzione della
tassa sulla casa per le famiglie meno abbienti. Un’altra delle priorità
del governo di Syriza, è fornire un aiuto concreto a tutti gli uomini e
le donne che hanno perso le proprie case e averi, a causa degli incendi
dello scorso luglio. «Riparte la contrattazione collettiva e nel 2019
aumenterà il salario minimo», ha detto Tsipras.
«La Grecia si
lascia alle spalle l’austerità e la recessione, possiamo sfruttare a
pieno tutte le possibilità dell’economia greca. Il futuro appartiene a
tutti coloro che hanno fatto sacrifici nel corso della crisi», ha
aggiunto.
Il primo ministro greco ha sottolineato anche che
bisogna sostenere le forze produttive e le nuove generazioni del paese,
ora che la Grecia è uscita dal tunnel dei memorandum dei creditori. La
strategia è chiara: poter sfruttare ogni possibilità, per fare in modo
che i cittadini avvertano concretamente i maggiori investimenti in
politiche sociali e sostegno al reddito. Ora che l’economia greca è in
fase di sviluppo, ormai dai sei trimestri.
Gli ultimo dati
mostrano che la disoccupazione sta continuando a scendere. A giugno di
quest’anno si è ridotta al 19,1%, mentre nello stesso mese del 2017 era
al 21,3%.
Ma Syriza sa bene che c’è ancora moltissimo da fare. Il
centrodestra continua ad essere in vantaggio nei sondaggi, e la maggior
parte dei giornali e delle tv sostiene i conservatori di Nuova
Democrazia e il suo leader Kyriakos Mitsotakis.
Nel frattempo,
anche la minaccia di Alba Dorata continua ad essere assolutamente
presente. Nei sondaggi sfiora il 7%, ed anche ieri, a Salonicco, un
gruppo di neonazisti è riuscito a infiltrarsi nella manifestazione di
chi protestava contro l’accordo tra la Grecia e Skopje, per il nuovo
nome della “Macedonia del Nord”. In realtà, tutta la mobilitazione è
stata molto al di sotto delle aspettative degli organizzatori, visto che
sono scese in strada solo alcune centinaia di persone.
In tutto
questo, Tsipras deve controllare anche la questione migratoria. Visto
che a Lesbo, nel campo di Moria, gli arrivi non si fermano e non è
facile riuscire a ridurre il problema del sovraffollamento, che provoca
tensioni tra i migranti, appartenenti a diverse nazionalità. L’estrema
destra non smette di soffiare sul fuoco dell’intolleranza, anche se la
maggioranza del popolo greco ha mostrato di continuare a credere
nell’accoglienza.
Non è un caso, poi, che il paese ospite della
Fiera Internazionale di Salonicco, quest’anno, siano gli Stati uniti, e
che ieri fosse presente il ministro del commercio di Washington. Il
governo di Atene, malgrado i problemi con la linea di Trump, continua a
considerare di fondamentale importanza i rapporti commerciali – ma anche
politici – con l’America. Una scelta strategica dettata dal bisogno di
attrarre investimenti e di non rimanere isolati nello scacchiere
geopolitico, in un momento di forte incertezza all’interno dell’Unione
Europea. Almeno sino a quando non si deciderà di seguire realmente la
strada del rafforzamento politico dell’Ue, come chiede da tempo il
governo di Atene.