il manifesto 6.9.18
Asia Argento, ecco il report che accusa Jimmy Bennett
Gli
investigatori privati hanno indagato sull’attore che denuncia molestie:
problemi finanziari, di droga e perfino di molestie - Esclusivo -
di Silvia D’Onghia e Stefano Feltri
Che
significa quando una donna dice che ti violenta? È mai possibile una
cosa del genere?”. A twittare, il 26 novembre 2013 – sei mesi dopo le
presunte molestie che gli sarebbero state inflitte da Asia Argento, il 9
maggio –, è Jimmy Bennett. L’“attore-bambino” che, subito dopo
l’esplosione del caso Weinstein, a ottobre 2017, chiede e ottiene 380
mila dollari (250 finora) da Anthony Bourdain per tacere su quella
stessa presunta “violenza”. Quest’ultima notizia, pubblicata il 19
agosto dal New York Times, ha scosso il movimento del #MeToo, di cui la
regista si è fatta paladina. Asia Argento, che già a giugno aveva dovuto
subire accuse e insulti sul suicidio del compagno Bourdain, è stata poi
allontanata “di comune accordo” dalla giuria di X Factor e le puntate
di Parts Unknown – la serie televisivo-culinaria di lui in cui lei è
presente (o di cui lei ha curato la regia) sono state cancellate.
Asia
Argento ha fatto sapere, tramite il suo nuovo legale, di “non aver mai
avuto una relazione sessuale con Bennett” e che “non permetterà che
nessun’altra rata del pagamento concordato sia pagata a Bennett. Alla
fine si scoprirà che è stata lei a essere attaccata da lui”.
Il Fatto
è venuto in possesso della bozza del report stilato dagli investigatori
di un’agenzia su Jimmy Bennett. Ecco cosa contiene.
La misura restrittiva
Il
17 luglio 2015, i giudici della Corte Suprema di Los Angeles emettono
una misura temporanea a carico del ragazzo dopo la richiesta di
protezione – per sé e per sua madre – da parte di Rachel Fox, una
giovane attrice (la Kayla Huntington Scavo della serie tv Desperate
Housewives). Rachel accusa l’ex fidanzato di averla minacciata e
molestata. Il 6 agosto la misura viene ritirata.
“Sesso con minori”
La
stessa Fox, un anno prima, aveva già accusato Bennett presso la polizia
di L.A. di “sesso illegale con minore” (all’epoca lei aveva 17 anni),
di “stalking” e di “pornografia minorile”: “Mi ha manipolato facendomi
mandare via Snapchat alcune mie foto nuda. Questo mi ha creato un danno
emotivo”. Secondo l’attrice, lui le avrebbe rubato del denaro a causa
delle “condizioni di povertà” della sua famiglia. Rachel Fox racconta
anche alla polizia che il ragazzo fa uso di sostanze.
Una carriera stentata
Nel
2013, prima e dopo il suo incontro con Asia Argento nell’hotel di
Marina Del Rey, Bennett cerca di rilanciare la sua carriera. Senza
successo. Tra marzo e aprile chiede fondi su Kickstarter per pagarsi lo
studio di registrazione e incidere 20 canzoni. La Jimmy Bennett Band
raccoglie 37.006 dollari, 300 li versa Asia Argento. L’11 novembre
rilancia l’iniziativa del patrigno, che prova anche lui a raccogliere
soldi, ma per un film. Ma non incassa nulla, l’obiettivo era di soli
50.000 dollari. Poi, dal monitoraggio dei social di Bennett, risulta ben
poco, giusto qualche piccolo ruolo come quello in Bad Asses on the
Bayou nel 2014.
La causa ai genitori
Quando Jimmy Bennett scrive
ad Asia Argento nell’ottobre 2017, chiedendo soldi, è in seria
difficoltà. Ha sempre avuto qualche problema col fisco, nel 2017 deve
ancora 12.271 dollari allo Stato della California per ritardi nei
pagamenti sulla dichiarazione dei redditi del 2004 (quando aveva otto
anni), ma questo è l’ultimo dei suoi problemi. Nell’ottobre 2014 fa
causa ai suoi genitori, Martha Luise Bennett e il patrigno Frank
Pestarino che ad agosto lo hanno sbattuto fuori di casa. Pestarino – ha
riferito il suo avvocato, William Kersten –, era preoccupato che il
figliastro abusasse di droga e gli aveva chiesto di andare in
riabilitazione. Ma Jimmy sostiene che i genitori hanno usato i suoi
guadagni da attore che lui stesso stima in 2 milioni di euro tra 2002 e
2014 (nel 2017 l’avvocato di Bennett parlerà addirittura di 2,7 milioni)
per finanziare le loro fallimentari iniziative imprenditoriali come il
negozio di crepes “Rockin’ Crepes” e per comprare la casa in cui tutti
abitano, una villetta con un piccolo giardino e due palme davanti al
cancello.
Per anni i genitori gli hanno detto di non preoccuparsi
delle sue finanze; il giorno del suo diciottesimo compleanno, giusto un
mese dopo l’incontro con Asia Argento del 9 maggio 2013, Jimmy è
riuscito a farsi dire quanti soldi c’erano sul Coogan trust dove
andavano i suoi proventi: soltanto 330.000 dollari. Nella denuncia alla
Corte della California, Bennett sostiene di non essere più in grado di
sostenere le spese per lui essenziali: l’autista per andare ai provini
(Bennett ha un difetto di vista e non può guidare), “pagare allenatore e
coach teatrale”. Alla denuncia allega anche la lista dei suoi beni, tra
cui si nota un “poster autografato (del film) Goodfellas, valore
stimato 800 dollari”, sei chitarre per 8.500 dollari e poco altro.
Bennett riesce a ottenere un ordine restrittivo per i genitori che
vengono condannati a pagargli l’affitto e a non toccare i 210.000
dollari rimasti sul Coogan trust.
La bancarotta
Nel 2017 le
condizioni della famiglia Bennett degenerano. Il 6 luglio il Tribunale
federale della California condanna l’azienda di famiglia, la Rockin’
Crepes, a pagare 126.242 dollari per una truffa all’assicurazione Amco
che aveva denunciato irregolarità nelle perdite dichiarate e sui danni
subiti dai coniugi Bennett, i quali non rispondono neppure alle accuse e
perdono. Il 17 luglio Pestarino fa richiesta di bancarotta individuale,
cosa possibile negli Usa, ma poi non compila i moduli e la procedura si
interrompe. Era la terza richiesta di bancarotta individuale per
Pestarino dal 2012. Il 12 ottobre 2017, secondo il report, la famiglia
Bennett perde anche l’ultimo bene: la casa di Huntington Beach va
all’asta perché Pestarino non paga più il mutuo.
Proprio nel mese di
ottobre Jimmy decide di scrivere ad Asia Argento per chiederle 3,5
milioni di dollari come risarcimento per le molestie che dichiara di
aver subito nel loro incontro in hotel del 9 maggio 2013.