venerdì 28 settembre 2018

Il Fatto 28.9.18
Per Mariam una giustizia solo a metà
Vittima di bulle e negligenze - Condanne lievi alle minorenni che picchiarono l’italo-egiziana
Per Mariam una giustizia solo a metà
di Sabrina Provenzani


Si è trovato faccia a faccia con le ragazze che hanno pestato Mariam, quella sera del 20 febbraio scorso al centro di Nottingham. Hatim Moustafa, il padre, era l’unico della famiglia alla prima udienza, ieri mattina, sulle circostanze della morte della figlia diciottenne, il 14 marzo, a tre settimane da quell’attacco. La moglie e i due figli minori sono ancora in Egitto, dove Mariam, che aveva doppia nazionalità italiana ed egiziana, è stata infine sepolta.
Nell’aula della Nottingham Magistrates’ Court erano presenti le 5 minorenni, di cui la legge inglese protegge l’identità, e una diciannovenne, Mariah Fraser, che quella sera – il movente non è ancora accertato – hanno attaccato Mariam, l’hanno seguita sull’autobus, colpita, insultata mentre riprendevano la scena con uno telefonino.
Lei era andata subito al pronto soccorso dell’Ospedale Queen’s Medical Center, da cui era stata dimessa dopo 5 ore malgrado ripetesse di sentirsi male. Quella notte era entrata in coma, senza riprendersi fino alla morte. Sospetti di grave negligenza medica su cui le indagini sono ancora in corso.
L’autopsia non ha potuto stabilire un rapporto certo di causa effetto fisico fra il pestaggio e il decesso, anche se ha suggerito che l’impatto emotivo su Mariam, già affetta da una grave patologia cardiaca, possa aver aggravato il quadro clinico.
Di conseguenza, alle ragazze è stato possibile contestare solo la rissa, punita con un massimo di 5 anni. Due si sono dichiarate colpevoli: minorenni e senza precedenti, rischiano solo qualche mese di custodia cautelare.
Le altre si sono dichiarate innocenti o non hanno fatto dichiarazioni: a giudicarle sarà la Crown Court. “Siamo soddisfatti” ha commentato il legale dei Moustafa, Emad Abohoussin. “La decisione di deferire il caso a una corte superiore fa capire che il giudice considera il caso seriamente”.
C’è ancora la possibilità che Il Crown Prosecution Office riapra il dossier su un precedente attacco subito da Mariam e dalla sorella Malik ad agosto 2017, quando erano state picchiate selvaggiamente, Mariam ne era uscita con un piede fratturato. Caso archiviato per l’impossibilità di identificare le due assalitrici. Finché Malik non le ha riconosciute nel video del pestaggio del 20 febbraio. Stabilire ufficialmente un collegamento ufficiale fra i due attacchi aggraverebbe la loro posizione. “Farò di tutto per ottenere giustizia” ha detto Hatim. Ha cambiato casa e quartiere, ma le autorità di Nottingham, denuncia, continuano a negargli l’assistenza promessa.