Corriere 27.9.18
Israele
L’ex premier Ehud Barak promuove la cannabis (e sfida Bibi)
di Davide Frattini
GERUSALEMME
Ehud Barak si è lasciato crescere la barba, la stessa che portano i
giovani elettori hipster. Quelli da conquistare se l’ex primo ministro e
soldato più decorato della storia d’Israele dovesse decidere di tornare
in politica alla guida della sinistra. Per adesso si gode la pensione e
il megafono digitale offerto da Facebook: da un paio di anni pubblica
lunghi monologhi video girati da solo in cui qualche volta punzecchia — e
più spesso tritura — Benjamin Netanyahu. Da ieri i due rivali di
sempre, anche se sono stati insieme al governo per ragioni di unità
nazionale, hanno una nuova ragione di scontro. Barak ha accettato di
diventare presidente della società InterCure, tra i leader in quella che
è ormai la corsa all’«oro verde», la produzione di marijuana
terapeutica. Dopo l’annuncio il valore del gruppo è balzato alla Borsa
di Tel Aviv, Barak è noto per il suo intuito militare e negli affari. A
10 mila dollari mensili (circa 8.500 euro) per 40 ore di lavoro — più la
possibilità di acquistare il 5 per cento di azioni a prezzi stracciati —
deve coordinare lo sviluppo globale: l’Onu calcola che l’erba per usi
medici arriverà a generare un mercato planetario da 100 miliardi di
dollari. Il problema per i produttori israeliani, pionieri nello
sviluppo dei farmaci derivati dalla pianta, è che Netanyahu ha deciso in
febbraio di congelare la legge già approvata dal suo governo per
agevolare le esportazioni: valgono almeno 1,2 miliardi di dollari. Lo
stop sarebbe arrivato dopo una telefonata di Trump, contrario alla
legalizzazione promossa dal predecessore Obama. Ehud Barak ha invece
sempre sostenuto la decriminalizzazione anche degli usi ricreativi. «Io
non l’ho provata, ma so che il proibizionismo non funziona come non è
servito per l’alcol — ha spiegato —. E i benefici della marijuana per
molte malattie sono ormai riconosciuti». È anche un messaggio ai
possibili elettori: secondo l’Autorità israeliana antidroga il 27 per
cento della popolazione tra i 18 e i 65 anni avrebbe usato la cannabis
almeno una volta l’anno scorso.