Corriere 14.9.18
«I vescovi denuncino tutti gli abusi»
di Gian Guido Vecchi
«Dobbiamo
denunci-are gli abusi di cui veniamo a conoscenza». Nel giorno in cui
il Papa ha ricevuto i vertici dell’epis-copato Usa, travolto dalle
inchieste sulla pedofilia (finora in Pennsylvania, Kentucky, New York,
New Jersey, Illinois, Missouri, New Mexico e Nebraska), la «Civiltà
Cattolica» ha pubblicato ieri il colloquio inedito di Francesco con i
gesuiti irlandesi, durante la visita recente a Dublino. Bergoglio aveva
appena incontrato otto vittime di violenze, «l’elitismo e il
clericalismo favoriscono ogni forma di abuso». Pa-role tanto più
interessanti, alla luce della decisione di convocare a Roma, dal 21 al
24 febbraio, i presidenti delle conferenze episcopa-li di tutto il
mondo. Si de-ve prestare «una particola-re attenzione al clero e ai
seminari», ha spiegato ieri il Papa ai vescovi nominati di recente:
«Aggiornare i nostri processi di selezio-ne, accompagnamento,
valutazione. Le nostre risposte saranno prive di futuro se non
raggiunge-ranno la voragine spiritua-le che, in non pochi casi, ha
permesso scandalose debolezze, se non mette-ranno a nudo il vuoto
esi-stenziale che esse hanno alimentato, se non rivele-ranno perché mai
Dio è stato così reso muto, così messo a tacere, come se non ci fosse».
Anche Daniel DiNardo, presiden-te dei vescovi Usa, ha par-lato del
«corpo di Cristo lacerato dal male». Tra i temi del colloquio,
proce-dure specifiche per i ves-covi abusatori e insabbia-tori. Intanto,
il Papa ha fatto aprire un’indagine su un altro vescovo, Michael
Bransfield (West Virginia), sospettato di molestie ai danni di adulti, e
ne ha accettato le dimissioni.