venerdì 8 giugno 2018

Repubblica 8.7.18
Scuola
Rivolta delle maestre laureate “Il ministro parte male una beffa sanare le diplomate”
di Corrado Zunino


Di che cosa stiamo parlando
Nelle ultime tre stagioni sentenze di Tar e Consiglio di Stato hanno fatto inserire nelle Graduatorie a esaurimento, l’anticamera dell’assunzione dei docenti nella scuola, le diplomate magistrali: 49.119 maestre “dm” senza aver mai passato un concorso hanno scalzato le storiche precarie laureate e 5.665 sono entrate in ruolo. Il 20 dicembre scorso il Consiglio di Stato in adunanza plenaria ha ribaltato tutto: diplomate fuori dalle Gae. Il governo Lega-M5s vuole riportarle in cattedra con una sanatoria.

ROMA Il governo sanerà, a giorni, 50 mila diplomate magistrali. Con un decreto d’urgenza supererà la sentenza del Consiglio di Stato che lo scorso 20 dicembre le aveva richiamate dal ruolo in cattedra e tolte dalle graduatorie pre- ruolo. Il ministro Marco Bussetti conferma l’anticipazione di Repubblica e le storiche precarie, presenti anche da vent’anni nelle Graduatorie a esaurimento, s’infuriano.
Antonella Ermigiotti, supplente a Lodi da undici stagioni, su Facebook scrive: « Partiamo bene. Primo atto una bella sanatoria-condono per le diplomate... Alla faccia di chi ha fatto i concorsi. Le magistrali prenderanno i posti dei vincitori di concorso e dei precari storici? A questo punto sono fessi tutti i docenti che hanno rispettato le procedure di reclutamento».
I gruppi social di riferimento sono carichi di post rabbiosi. Rosalba Olivieri: « Non c’è limite al peggio. Noi in Gae abbiamo affrontato anche il concorso 2016, quando al Sud hanno assunto con il contagocce. Queste qui, senza aver fatto mai nulla, pluribocciate, vengono inserite nelle graduatorie di merito? Entreranno in ruolo prima di noi pluriabilitate e vincitrici di più concorsi » . Peppe Angela Caldarelli, pendolare tra Caserta e Roma, si chiede: « Ma quando finirà questo calvario? Concorso superato, 18 anni di precariato, vita da pendolare, tempo rubato alla famiglia. Vi rendete conto che state giocando con la vita delle persone?».
Raccolta la giornata di reazione contraria delle maestre storiche e laureate, a sera Bussetti fa scrivere una nota: «La situazione dei diplomati magistrali è una delle priorità all’attenzione del ministro dell’Istruzione. In questi giorni il ministro sta verificando le possibili soluzioni che tengano conto delle attese dei diversi portatori di interesse ». Conclude: «Nessuna decisione definitiva è stata ancora presa».
Marco Bussetti lavora al dossier “ maestre precarie” dal giorno dell’insediamento. Come ha raccontato a Valeria Fedeli durante il passaggio di consegne, « conosco la questione da quando sono provveditore di Milano » . L’uomo a cui ha affidato il tentativo di uscire dal ginepraio dell’assunzione delle docenti dell’infanzia e delle elementari — 49.199 sono diplomate magistrali, 4.000 laureate in Scienze della formazione, 23.000 storiche Gae e ogni blocco ha interessi contrapposti — è il vicecapo di gabinetto Rocco Pinneri. La soluzione prospettata — inserimento in coda alla graduatoria di merito — prevede un concorso (fittizio) da svolgere a metà luglio, ma ha una controindicazione: il decreto dovrà essere firmato entro la prossima settimana visto che i provveditorati stanno per nominare le supplenti in tutta Italia. Resta l’ipotesi di sistemare diplomate, laureate in Scienze della formazione e depennate Gae in fondo alle graduatorie, ma il sindacato Anief fa notare che una sentenza del Tar non consente “ posizionamenti a blocchi”.
Scrive a Bussetti il gruppo storico delle maestre precarie (110.000 in tutto): « Una scuola di qualità non può essere calpestata da una sanatoria priva di selezione. Ministro, non deluda noi e il Paese».