Repubblica 8.7.18
Scuola
Rivolta delle maestre laureate “Il ministro parte male una beffa sanare le diplomate”
di Corrado Zunino
Di che cosa stiamo parlando
Nelle
ultime tre stagioni sentenze di Tar e Consiglio di Stato hanno fatto
inserire nelle Graduatorie a esaurimento, l’anticamera dell’assunzione
dei docenti nella scuola, le diplomate magistrali: 49.119 maestre “dm”
senza aver mai passato un concorso hanno scalzato le storiche precarie
laureate e 5.665 sono entrate in ruolo. Il 20 dicembre scorso il
Consiglio di Stato in adunanza plenaria ha ribaltato tutto: diplomate
fuori dalle Gae. Il governo Lega-M5s vuole riportarle in cattedra con
una sanatoria.
ROMA Il governo sanerà, a giorni, 50
mila diplomate magistrali. Con un decreto d’urgenza supererà la sentenza
del Consiglio di Stato che lo scorso 20 dicembre le aveva richiamate
dal ruolo in cattedra e tolte dalle graduatorie pre- ruolo. Il ministro
Marco Bussetti conferma l’anticipazione di Repubblica e le storiche
precarie, presenti anche da vent’anni nelle Graduatorie a esaurimento,
s’infuriano.
Antonella Ermigiotti, supplente a Lodi da undici
stagioni, su Facebook scrive: « Partiamo bene. Primo atto una bella
sanatoria-condono per le diplomate... Alla faccia di chi ha fatto i
concorsi. Le magistrali prenderanno i posti dei vincitori di concorso e
dei precari storici? A questo punto sono fessi tutti i docenti che hanno
rispettato le procedure di reclutamento».
I gruppi social di
riferimento sono carichi di post rabbiosi. Rosalba Olivieri: « Non c’è
limite al peggio. Noi in Gae abbiamo affrontato anche il concorso 2016,
quando al Sud hanno assunto con il contagocce. Queste qui, senza aver
fatto mai nulla, pluribocciate, vengono inserite nelle graduatorie di
merito? Entreranno in ruolo prima di noi pluriabilitate e vincitrici di
più concorsi » . Peppe Angela Caldarelli, pendolare tra Caserta e Roma,
si chiede: « Ma quando finirà questo calvario? Concorso superato, 18
anni di precariato, vita da pendolare, tempo rubato alla famiglia. Vi
rendete conto che state giocando con la vita delle persone?».
Raccolta
la giornata di reazione contraria delle maestre storiche e laureate, a
sera Bussetti fa scrivere una nota: «La situazione dei diplomati
magistrali è una delle priorità all’attenzione del ministro
dell’Istruzione. In questi giorni il ministro sta verificando le
possibili soluzioni che tengano conto delle attese dei diversi portatori
di interesse ». Conclude: «Nessuna decisione definitiva è stata ancora
presa».
Marco Bussetti lavora al dossier “ maestre precarie” dal
giorno dell’insediamento. Come ha raccontato a Valeria Fedeli durante il
passaggio di consegne, « conosco la questione da quando sono
provveditore di Milano » . L’uomo a cui ha affidato il tentativo di
uscire dal ginepraio dell’assunzione delle docenti dell’infanzia e delle
elementari — 49.199 sono diplomate magistrali, 4.000 laureate in
Scienze della formazione, 23.000 storiche Gae e ogni blocco ha interessi
contrapposti — è il vicecapo di gabinetto Rocco Pinneri. La soluzione
prospettata — inserimento in coda alla graduatoria di merito — prevede
un concorso (fittizio) da svolgere a metà luglio, ma ha una
controindicazione: il decreto dovrà essere firmato entro la prossima
settimana visto che i provveditorati stanno per nominare le supplenti in
tutta Italia. Resta l’ipotesi di sistemare diplomate, laureate in
Scienze della formazione e depennate Gae in fondo alle graduatorie, ma
il sindacato Anief fa notare che una sentenza del Tar non consente “
posizionamenti a blocchi”.
Scrive a Bussetti il gruppo storico
delle maestre precarie (110.000 in tutto): « Una scuola di qualità non
può essere calpestata da una sanatoria priva di selezione. Ministro, non
deluda noi e il Paese».