domenica 24 giugno 2018

Repubblica 23.6.18
Tre mesi di proteste
Ancora un venerdì di sangue a Gaza decine di feriti
di Gabriele Rizzardi


Un altro venerdì di violenze e sangue sul confine fra la Striscia di Gaza e Israele. Questa volta almeno 89 palestinesi, compresi tre minori, sono rimasti feriti o intosssicati dai gas lacrimogeni lanciati dai militari israeliani. I feriti da colpi di arma da fuoco sono 20 tra cui un giornalista.
Gli scontri sono avvenuti lungo la barriera al confine tra l’enclave palestinese e lo Stato ebraico. Il ministero della Salute della Striscia, controllata da Hamas, accusa i soldati israeliani di essere intervenuti contro i manifestanti. Le proteste di ieri si sono tenute sotto lo slogan “Venerdì dei feriti” a 85 giorni dall’inizio della “Grande Marcia del Ritorno” voluta da Hamas. Secondo il portale Middle East Eye sarebbero almeno 7000 le persone che ieri hanno partecipato alle proteste. I militari israeliani sarebbero intervenuti con gas lacrimogeni e proiettili veri, mentre i dimostranti avrebbero incendiato copertoni e lanciato palloncini con i nomi delle vittime di questi tre mesi di proteste. Ma non solo. Da Gaza sono partiti aquiloni incendiari che ieri hanno provocato nei campi del Negev occidentale almeno 14 incendi, causando ulteriori danni oltre a quelli che già si sono avuti nelle ultime settimane. Il bilancio degli scontri è pesantissimo. Dal 30 marzo, sono almeno 133 i palestinesi rimasti uccisi e 14.600 quelli feriti.