venerdì 8 giugno 2018

L’opinione
I meriti del governo
The Irish Times, Irlanda


La vittoria schiacciante del sì al referendum sull’aborto ha dato al governo un chiaro mandato per legiferare sull’interruzione di gravidanza seguendo le linee guida della proposta di legge annunciata all’inizio della campagna referendaria. Uno degli aspetti più notevoli del modo in cui l’esecutivo ha gestito la questione è stato che le conseguenze di un voto a favore del sì sono spiegate in maniera così chiara che gli elettori non avevano dubbi sulla scelta che gli veniva offerta. Un netto contrasto con il referendum sull’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, che il governo britannico ha lanciato senza preparare in alcun modo l’elettorato. Fin dall’inizio la questione è stata affrontata in modo ponderato. Per prima cosa è stata istituita un’assemblea cittadina per ascoltare gli esperti e raccogliere indicazioni. Quando ha preso il potere un anno fa, il premier Leo Varakdar aveva promesso un referendum entro dodici mesi, creando una commissione parlamentare per esaminare le varie possibilità. Il risultato è stato un rapporto favorevole all’introduzione dell’aborto senza limitazioni ino alla dodicesima settimana di gravidanza. Il governo ha quindi preso la decisione formale di seguire quest’indicazione. All’inizio molti politici erano sconcertati, ma Varadkar e il ministro della salute Simon Harris hanno sostenuto la decisione, convincendo i loro colleghi del partito conservatore Fine gael. Il sostegno del leader del partito liberale Fianna fáil, Micheál Martin, ha permesso che la questione non diventasse una disputa elettorale. È difficile prevedere le conseguenze politiche di questo risultato. Il referendum sul matrimonio gay del 2015 non sarebbe mai passato se non fosse stato per il leader laburista Eamon Gilmore, ma alle elezioni del 2016 il suo partito è stato quasi spazzato via. Varadkar esce sicuramente rafforzato dal referendum, ma non è affatto chiaro se questo si tradurrà in un vantaggio a lungo termine per il Fine gael.