internazionale 1.6.18
Nuovo impero 
La Cina sta investendo 
miliardi per far rinascere la via della seta. Davide Monteleone ne ha 
seguito un tratto fino al Kazakistan
Di Davide Monteleone
Nel
 2013 il presidente cinese Xi Jinping ha lanciato la Belt and road 
initiative, un piano per costruire infrastrutture di trasporto e 
logistica e far rinascere la via della seta. Avviata nel secondo secolo 
dC dalla dinastia Han, la via della seta era una rete commerciale creata
 per collegare l’impero cinese con l’impero romano. Il nuovo progetto 
voluto da Xi costerà più di mille miliardi di dollari e coinvolgerà 65 
paesi, che custodiscono i tre quarti delle risorse energetiche del 
pianeta e rappresentano quasi un terzo del prodotto interno lordo 
globale. I percorsi terrestri collegheranno la Cina con l’Europa e il 
Medio Oriente, mentre quelli marittimi arriveranno nel sudest asiatico, 
in Medio Oriente e in Africa. Nell’autunno del 2017 il fotografo Davide 
Monteleone ha seguito la rotta dalla Cina al Kazakistan. Ha viaggiato da
 Yiwu, nella provincia sudorientale di Zhejiang, è passato per Khorgos, 
al confine tra i due paesi, dove si trova uno dei più grandi interporti 
del mondo, ed è arrivato ad Aktau, sul mar Caspio (nella cartina a 
pagina 66). 
Davide Monteleone è un fotografo italiano nato nel 1974
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Il libro 
Di Gofredo Foi 
Una donna in camicia rossa
 Maria Attanasio 
La ragazza di Marsiglia
 Sellerio, 386 pagine, 15 euro 
Maria
 Attanasio è tra i pochi scrittori che hanno seguito l’esempio di 
Sciascia, di narrazioni di storie vere che si fanno romanzo quasi di per
 sé, per la loro intensità ed esemplarità. Racconta vita, avventure e 
morte dell’unica donna che prese parte alla spedizione dei Mille. Si 
mise su questa strada anche Camilleri ai suoi inizi, con i primi libri 
che restano i suoi migliori. Attanasio ha scritto Correva l’anno 1698, 
su una popolana che alla morte del marito muratore si finse uomo per 
prenderne il posto, e fu processata e assolta dall’Inquisizione, e Il 
falsario di Caltagirone, sempre da Sellerio, la storia di un pittore 
anarchico tra Parigi, Buenos Aires e la Sicilia al tempo del fascismo. 
Rosalie, ardente mazziniana, fu la prima moglie di Francesco Crispi, un 
odioso voltagabbana ovviamente maschilista (come lo fu Cavour), che la 
sposò e diventò di fatto bigamo. La biografia di questa donna 
d’eccezione è percorsa con acume e amore, forse con minor asciuttezza 
delle altre vite citate, ma con uguale passione. Di libri così, che 
affrontano la nostra storia a partire dai suoi angoli dimenticati che 
sono spesso i più rivelatori, ce ne vorrebbero molti, e la scuola 
dovrebbe saperne profittare. Come dei classici grandi romanzi di 
Pirandello (I vecchi e i giovani) e De Roberto (L’imperio) sulle immense
 delusioni del risorgimento e dell’unità. 
 
