internazionale 1.6.18
Dear Daddy
Di Claudio Rossi Marcelli
Senza controllo
La
maestra di mio figlio manda foto della classe sul nostro gruppo
WhatsApp. A me piacciono molto ma per mio marito sono al limite del
voyeurismo. Tu che ne pensi? –
Diletta
Mentre
scrivo ho accanto il telefono che trilla senza sosta. Mia figlia è
partita per il campo scuola e le insegnanti stanno mandando
aggiornamenti in diretta ai genitori. E allora c’è chi si preoccupa
perché non trova il figlio nelle foto, chi lo becca senza giacca o
perfino chi, come me, vedendo la figlia con un’espressione seria
conclude: “Ecco, non si sta divertendo”. Le maestre che si prendono la
briga di mandare foto ai genitori mostrano una grande tenerezza nei
nostri confronti, ma vorrei condividere un post della mia amica Viola
che mi ha fatto riflettere: “I bambini sono a una festa al bioparco.
Sono affidati a degli animatori dalle 10.30 alle 13. È una formula
carina, ho pensato, un momento loro. Verso le 11.30 sono cominciate ad
arrivare foto dai vari genitori presenti, e via via sempre più notifiche
nella chat di classe. Sono foto carine, certo. Un gruppo di ragazzini
scalmanati e sorridenti. E forse sono una guastafeste, ma mi sembra di
spiarli, di posare lo sguardo dove non era previsto e non è necessario
né gradito. Penso che dovremmo imparare a lasciare loro più spazio, a
fidarci del pensiero che stanno bene e si divertono anche senza vederlo.
Accontentarci del racconto se ce lo vorranno fare, della risposta
laconica, se pure ce la daranno. Lasciare uno spazio misurato, protetto,
ma senza controllo. Noi senza di loro e loro senza di noi”.
daddy@internazionale.it