il manifesto 12.6.18
La Guardia costiera libica cita e incoraggia il ministro Salvini
Caos
Libia. Un comandante della stessa Guardia costiera, di Zawia, colpito
la scorsa settimana, insieme ad altri 5 libici e eritrei, da sanzioni
Onu come boss del traffico di esseri umani
di Rachele Gonnelli
C’è
una curiosa concordanza tra le esternazioni del portavoce della Guardia
costiera libica Ayoub Qassem e di Matteo Salvini, che ha appena preso
il posto al Viminale di Marco Minniti. Soltanto 48 ore prima dei
soccorsi in mare dei primi 200 naufraghi a bordo della Aquarius ha
attaccato a testa bassa le ong che si prodigano nei soccorsi nel
Mediterraneo. Parlando all’agenzia Aki ha detto che le ong umanitarie:
«Sono tutte slogan scintillanti e toccanti sui diritti umani ma traggono
profitto dalla sofferenza dei migranti africani». Di più: «Hanno piani
segreti per svuotare l’Africa dai giovani e rubare le fortune del
continente». Concludendo: «Non abbiamo bisogno di ong dubbie senza
ideologie chiare».
Non contento ieri parlando con l’Agenzia Nova
lo stesso Ayoub Qassem ha dichiarato, concordando con l’iniziativa di
Salvini di chiudere i porti italiani: «La decisione dell’Italia potrebbe
ridurre le partenze dei migranti verso l’Europa ma aumenterà le
sofferenze di coloro che sono nel Mediterraneo». Per finire con la
previsione: «Il messaggio che Salvini ha voluto lanciare è che l’Europa
ha smesso di accoglierli e questo atteggiamento spingerà i migranti
africani a pensarci bene prima di salire sui barconi della morte verso
l’Italia».