Il Fatto 26.6.18
Intervista a Massimo Cacciari
“Discutete di tutto, ma i nuovi capi siano estranei al passato”
Per il filosofo, “serve un gruppo dirigente innocente: basta col renzismo e con ciò che l’ha prodotto, D’Alema e Bersani”
“Discutete di tutto, ma i nuovi capi siano estranei al passato”
di Fabrizio d’Esposito
Professore Massimo Cacciari il Pd muore e i renziani se la ridono: “Avete visto? Si perde anche senza Renzi”.
Ma
questi fanno le comiche, sono da prendere a sculacciate, anzi a calci
in culo visto che non sono più bambini. Al posto di Renzi c’è Martina e
allora? Vogliamo scherzare?
Non scherziamo.
Renzi fino
all’altro giorno ha commesso errori su errori. I suoi cinque anni sono
stati un disastro, nessuna revisione culturale, nessuna autocritica.
L’ultimo peccato?
Il
Pd non è stato in grado neanche di intervenire e sottrarre il M5S alla
Lega. Non c’è nulla da fare, quando ci sono i momenti drammatici loro
continuano a non vedere il pericolo. È stato così anche prima di Renzi.
Ciechi e adesso pure dormienti.
È
un gruppo dirigente di mezze tacche, senza alcun rapporto con la
società vera. Sono stati capaci di distruggere anche il radicamento del
partito alle Amministrative.
Caduti altri baluardi, domenica: Pisa, Siena, Imola.
Il voto amministrativo aveva consentito al Pd di resistere negli anni del berlusconismo.
E ora?
Il problema principale non è neanche più il Pd ma questa deriva culturale cui stiamo assistendo in tutta Europa.
L’onda populista.
Non populista, ma di destra.
Destra destra.
Questo
governo Conte è parte di una grande destra che va da Milano a Vienna e
Monaco, secondo modelli storici che l’Europa ha già conosciuto. Sta
rinascendo una grande destra mitteleuropea con tutti i Paesi dell’Est
dietro.
La parte peggiore del Novecento.
Il fascismo non
tornerà, figuriamoci, ma ci sono delle costanti della Storia che si
ripetono. E quando ritornano la sinistra va a puttane, non è la prima
volta.
Inesorabilmente.
Ma come si a fa non capire che i tre milioni del Circo Massimo di Cofferati oggi per tre quarti votano per i Cinquestelle?
Già come si fa?
Il
M5S è stato importante per la sua funzione di argine in questi anni ma è
stato fagocitato dalla Lega anche per la cecità al Pd. Poveretti.
Poveretti?
Massì
come fa un movimento senza struttura a reggere con la Lega di Salvini,
radicata da decenni? Ci siete solo voi del Fatto un po’ a sostenerlo.
In questo deserto, il Pd che deve fare, leniniamente parlando?
Primo:
fare subito al più presto un vero congresso in cui ogni componente
presenta un programma chiaro, senza compromessi e con una totale
discontinuità dal renzismo.
Si va dal repubblicanesimo centrista alla Macron di Calenda al neosocialismo.
Benissimo.
Si confrontino. L’importante è che sia un gruppo dirigente innocente
rispetto al passato. Basta con il renzismo e con ciò che l’ha prodotto,
da D’Alema a Bersani.
Chi sono questi innocenti?
Penso a Cuperlo, a Zingaretti, no Zingaretti no, non si capisce quello che vuole.
E poi?
Barca,
Boeri, la Reichlin, lo stesso Calenda. Ci vogliono idee e interpreti
nuovi, il Pd deve cercare di recuperare quei ceti dipendenti che hanno
scelto i grillini.
Ce la faranno? Il ronf ronf di questi mesi, per dirla alla Padellaro, segnala un sonno pesante.
Figuriamoci:
passeranno a chiedersi se Martina vuole fare il segretario, come
Franceschini e Orlando si muoveranno, eccetera eccetera. Polemichette,
come quelle che fanno con Salvini senza mordere. Ma poi, scusi, perché
non spiegano in cosa è diverso Salvini da Minniti?
Rispondono che lui fermava i migranti alla fonte.
In
quei lager libici e tunisini? Purtroppo viviamo in una società di
indifferenti e se dai lager nazisti vediamo uscire solo il fumo allora
stiamo tranquilli perché non vediamo nulla.
Torniamo al centrosinistra. Se il Pd è finito, meglio cambiare nome?
Il
problema non è il nome, ma il contenuto della bottiglietta. Puoi anche
continuare a chiamarti Partito democratico se rompi drasticamente con
quello che c’è stato prima. Altrimenti finirà che alle Europee saranno
ancora più morti di oggi.
Lei non è ottimista.
Ma come faccio?
La ragione è incline al pessimismo.
Come
faccio a non essere pessimista quando in giro per le televisioni sento
ancora i Rosato, gli Orfini, i Romano che fanno le veline del renzismo?
Gli altri devono svegliarsi, perché non lo capiscono? Sennò non ci resta
che l’utopia.
Quale?
Che in qualche modo sia il M5S il futuro della sinistra.