Il Fatto 11.6.18
Caro Battista, gli odiatori web lasciamoli nelle loro latrine
Rete - Gli insulti ad Asia Argento sui social
Caro Battista, gli odiatori web lasciamoli nelle loro latrine
di Antonio Padellaro
Leggo
sul Corriere della Sera questo titolo: “Asia linciata sul web dai nuovi
inquisitori”. Con due brevi sommari: “Gli odiatori (anonimi) senza
pietà per l’attrice”. “Il pubblico assiste sbigottito a questa moderna
caccia alle streghe senza limiti”. Asia è l’attrice Asia Argento –
devastata dalla gravissima perdita del suo compagno Anthony Bourdain – e
l’autore dell’articolo, Pierluigi Battista si occupa con indignazione,
giusta e condivisibile, dei commenti (scagliati contro una figura
femminile simbolo del caso Weinstein) che promanano dalle “latrine dei
social network”. Domanda ingenua: quando fu che le latrine, di cui
conosciamo la funzione, sono diventate scranno di “inquisitori”, e come è
stato possibile che i loro miasmi abbiano raggiunto un “pubblico
sbigottito”?
Da quando esistono, i commenti web degli odiatori
(anonimi) vengono paragonati alle scritte sui muri dei vespasiani,
oscenità spesso accompagnate dall’identità dei bersagli scelti (con
relativa utenza telefonica). Risposta scontata: oggi, grazie o per colpa
della Rete quegli insulti sono divenuti globali. Ok ma chi ci costringe
a leggerli e soprattutto a renderli pubblici? È come se (per restare
nella metafora web -wc) qualcuno prendesse accurata nota dei messaggi da
latrina e ne divulgasse il contenuto con un grosso megafono in giro per
la città. Eppure liberarci di quei gas mefitici sarebbe perfino più
semplice che dare un’imbiancata alle pareti indecenti. È sufficiente,
pensate, non spingere un semplice, piccolo pulsante sul computer. E
ignorare quei poveri squilibrati e la materia in cui sono immersi.
Vi
assicuro che si può vivere benissimo senza. Infatti se non andassimo a
cercare i msg escrementizi, loro non potrebbero venire a cercare noi
(tanto più che gli autori-odiatori una volta scoperti cominciano a
scusarsi e a piagnucolare). Certo, lo sappiamo, quel semplice pulsante
genera contatti che generano pubblicità che generano introiti. È il
pubblico bellezza e tu non puoi farci niente. Anzi sì: non frequentare
le latrine.